Il monumento in oggetto fu ritrovato dalla Signora Teresa Pacchiarotti nella primavera del 1887 nel corso di una campagna di scavo sui propri terreni ubicati sulla collina della Pedata (sede di un’importante necropoli etrusca), nei pressi dell’abitato di Chianciano Terme (SI).
Lo scavo portò alla luce almeno cinque tombe del periodo arcaico e classico ed il reperto fu rinvenuto all’interno di uno degli ipogei.
Il coperchio in pietra fetida (altezza 47 cm, lunghezza 120 cm, larghezza 40 cm), presenta una figura maschile (il defunto) semi recumbente nell’atto di banchettare che tiene una patera con la mano destra ed appoggia il gomito sinistro su due voluminosi cuscini; ai suoi piedi una figura alata femminile con un rotolo, su cui è scritto il destino del defunto. La testa delle due figure è stata lavorata a parte.
Il personaggio femminile viene interpretato come demone femminile (Vanth?) o come lasa.
Il monumento più che una statua cinerario potrebbe essere il coperchio di un’urna cineraria.
Il reperto rientra nello schema della scultura funebre chiusina del V secolo a.C. che, ispirandosi a modelli di origine greco – orientale, presenta il defunto sdraiato o semisdraiato a banchetto unitamente ad una figura femminile che può essere come nella specie un demone o la moglie (cfr. ad es, urna del Bottarone).
Il coperchio, databile al 410 – 400 a.C. circa, è esposto presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Monumenti similari sono conservati presso altri musei. Al Museo Civico Archeologico di Sarteano è esposto un gruppo cinerario (dimensioni massime: altezza 52 cm, lunghezza 119 cm, larghezza 45,5 cm) proveniente dalla locale necropoli della Pianacce (tomba 13), databile al 420 – 400 a.C.: è lacunoso ed il defunto e Vanth, che con la sinistra regge un serpente, sono entrambi privi delle teste. Presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria a Perugia vi è una statua cinerario chiusina (altezza 70 cm, lunghezza 138 cm, larghezza 38 cm) degli inizi del IV secolo a.C. con defunto e Vanth munita di ali ed in posizione arretrata dietro ai piedi della figura maschile; le teste dei due personaggi non sono autentiche e furono realizzate nell’Ottocento. Al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi è conservato un monumento molto frammentario con Vanth alata seduta direttamente sotto l’addome del defunto.
Sul gruppo proveniente dalla necropoli della Pedata a Chianciano Terme cfr. tra l’altro:
– Firenze Musei Museo Archeologico Nazionale, La Guida Ufficiale, Giunti, 1999, pag. 54;
sul monumento ritrovato nella necropoli delle Pianacce a Sarteano (SI) cfr., tra l’altro:
– La necropoli delle Pianacce nel Museo Civico Archeologico di Sarteano, Silvana Editoriale, 2012, pag. 118;
sul gruppo esposto presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria a Perugia vedi, tra l’altro:
– Il viaggio della chimera Gli etruschi a Milano tra archeologia e collezionismo, Johan & Levi editore, 2018, scheda pag. 214.
Di seguito le immagini del gruppo cinerario proveniente dalla necropoli della Pedata a Chianciano.
Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com