Una sensazionale scoperta archeologica è stata fatta nei pressi dell’antica città romana di Falerii Novi. L’artefice dell’interessante scoperta, che dovrà essere ulteriormente approfondita e studiata è il professor Giancarlo Costa, appassionato studioso di storia locale, che all’interno di un antico ipogeo ha ritrovato alcuni affreschi conservati nel tempo.
Costa racconta così il momento della sua inaspettata quanto gradita scoperta: “Durante una delle mie frequenti esplorazioni nel territorio falisco, sono voluto tornare a studiare un particolare ambiente ipogeo in cui sono ancora presenti tracce di decorazione pittorica su sfondo rosso sulle pareti. Nell’ultima ricognizione di qualche mese fa, mi aveva catturato una nicchia presente sulla parete di fondo di quest’ambiente ipogeo. Osservandola bene avevo individuato due piccole ali azzurre e una scritta bianca sulla destra. Anzi più scritte in latino. Con grande stupore ho quindi creduto di aver scoperto qualcosa di unico”.
“Mi sono accorto infatti – prosegue -, che si tratta di un volto di una figura maschile che indossa un cappello alato: senza dubbio è il dio Hermes, il messaggero degli dei. Questa divinità era anche protettrice dei commerci, dei viaggi, dei confini, dei ladri, dell’eloquenza, degli oratori e dei poeti, della letteratura e delle discipline atletiche. Svolgeva anche la funzione di colui che accompagnava le anime dei defunti verso l’Ade”.
“Probabilmente chi ha commissionato la realizzazione di questo affresco – precisa Giancarlo Costa – , cioè i parenti del defunto, ha voluto che questo ultimo viaggio fosse protetto da questa divinità. Ora resta da scoprire il significato dell’epigrafe dipinta in basso a destra. Spero di riuscire presto a svelare l’enigma”.
Fonte: www.corrierediviterbo.it 29 dic 2023