La manifestazione, organizzata domenica 24 settembre scorso ad Ardauli, dall’Associazione Paleoworking Sardegna in collaborazione con il Comune di Ardauli, l’associazione San Quirico e la Pro Loco, ha permesso ai numerosi visitatori di assistere alla pigiatura diretta dell’uva all’interno di un antico palmento o “lacu de catzigare” in sardo locale. La tipologia più comune, scavata nella roccia affiorante, è costituita da un sistema di due vasche comunicanti attraverso un foro, un gocciolatoio o una canaletta di scolo. Fin dal 2013 i lacos di Ardauli sono stati oggetto di approfondite ricerche archeologiche.
Durante l’evento Ivo Marras ha recitato diverse poesie del poeta ardaulese M. Carta.
La mattina è proseguita con la visita guidata alla domu de janas dipinta di Mandras, candidata a diventare patrimonio dell’Unesco. Il percorso si è concluso a Funtana Leiosa, presso il palmento risultato vincitore del Contest fotografico “Lacos de Catzigare. I palmenti rupestri di Ardauli”.
All’evento hanno partecipato tra gli altri, la Sindaca di Ardauli Costantina Fadda, la Prof.ssa Giuseppa Tanda e Giovanni Antonio Sechi, Coordinatore “Città del Vino” Sardegna.
La giornata è proseguita in località San Quirico per la degustazione dei ravioli di patate a cura dell’Associazione San quirico. Quest’ultima ha proposto anche, presso Casa Tatti, l’evento “Il gusto della tradizione: alla scoperta dei piatti ardaulesi”, un laboratorio di confezionamento de “sos culurzones de patata e de s’ortau“.
Nella medesima location è stato possibile visitare, a cura della Pro Loco Ardauli, il museo etnografico “Le cose della vita“.
Autore: Cinzia Loi – loicinzia71@gmail.com
Immagini di Eligio Mariano Testa