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AVERSA DEGLI ABRUZZI (Aq), fraz. Castrovalva. Escursionisti si imbattono in una tomba dell’Età del Rame, incredibile scoperta.

aversa degli abruzzi

Arriva un’altra conferma di ciò da quanto accaduto a degli escursionisti in Abruzzo. Mentre procedevano tranquilli per la loro passeggiata, all’interno di un crepaccio, hanno ritrovato dei resti umani ed un boccale, all’interno di una tomba risalente all’Età del Rame, ovvero al IV millennio a.C.
I fortunati escursionisti camminavano nella Valle del Sagittario a Castrovalva, ad Aversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila. Passando vicino un crepaccio hanno notato qualcosa di strano e, incuriositi, decidono di avvicinarsi. La scoperta ha lasciato senza fiato i protagonisti: si trattava di un teschio e di un utensile, molto antichi a prima vista.
Avvisata la Soprintendenza ABAP, delle provincie di L’Aquila e Teramo, i lavori sono iniziati subito e la datazione dei reperti è a dir poco incredibile. Si tratta di reperti di circa 6.000 anni, conservati in buono stato grazie a Madre Natura e all’insenatura all’interno della quale giacevano.
Si procederà a breve con la datazione al Carbonio14 (per una conferma sulla datazione e un’ulteriore precisazione sull’entità dei reperti) nonché con gli esami del DNA. Queste dovrebbero confermare le prime ipotesi fatte dalla soprintendenza, ovvero che si tratti della sepoltura di un maschio adulto e del suo corredo funerario. In tal caso, come evidenzia l’ABAP, si tratterebbe di uno dei più antichi reperti rinvenuti nell’area abruzzese.
In seguito i lavori passeranno in mano al Servizio di Bioarcheologia del Museo delle Civiltà di Roma. Da questi studi aspetteremo poi notizie antropologiche e storiche. Straordinario pensare come a Castrovalva, unica frazione del comune di Aversa degli Abruzzi, si nascondevano reperti così antichi. Il paesino si trova sul monte Sant’Angelo, ad oltre 800 metri s.l.m., esso presenta le bellissime Gole del Sagittario, dal nome del fiume che le ha scavate nel tempo.
Anche in un angolo così remoto dunque e apparentemente isolato, l’uomo dell’Età del Rame conduceva la sua esistenza. Grazie alle gole e alla conformazione rocciosa dell’area, oggi ne siamo a conoscenza.

Autore: Micola Comerci

Fonte: www.storiachepassione.it, 25 set 2023

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