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POLONIA. Scoperti rarimanufatti dell’età del Bronzo.

Gli archeologi riferiscono che sono state scoperte dozzine di ornamenti in bronzo, tra cui collane, braccialetti, schinieri, spille decorative e numerose ossa umane.
Gli scienziati ritengono che questi oggetti furono usati in riti sacrificali circa 2.500 anni fa. Oggi il sito è una torbiera prosciugata che è stata convertita in terreno agricolo. La scoperta è stata fatta dai membri del Kuyavian-Pomeranian Group of History Seekers (Kujawsko-Pomorskiej Grupy Poszukiwaczy Historii), che hanno condotto ricerche utilizzando metal detector.
Secondo gli archeologi, i manufatti di 2.500 anni trovati nel distretto di Chełmno sono i resti di rituali sacrificali. A seguito dell’aratura, molti oggetti antichi sono stati trovati sparsi sul terreno. Gli scienziati hanno scoperto tre depositi pieni di ornamenti interi o danneggiati e oggetti in bronzo usati con ogni probabilità per scopi cerimoniali.
Il gruppo di ricerca ha recuperato collane, bracciali, schinieri, finimenti per cavalli e spille con teste a spirale. La maggior parte dei monumenti, secondo i ricercatori, dovrebbe essere associata a rappresentanti della comunità culturale lusaziana.
La cultura lusaziana era diffusa nell’età del bronzo e nella prima età del ferro (XII-IV secolo aC) nei bacini del fiume Oder e del fiume Vistola, e si estendeva a est fino al fiume Buh. Il nome deriva dalla regione della Lusazia (Lausitz), ora nella Germania orientale, dove i monumenti della cultura furono scoperti e studiati per la prima volta.
Alcuni elementi, tuttavia, non sono originari di questa regione e dovrebbero essere correlati alla civiltà scitica e alle sue influenze dalla regione dell’attuale Ucraina. Numerose ossa umane sono state scoperte dagli scienziati tra dozzine di altri manufatti, il che supporta la teoria secondo cui questo era un luogo in cui venivano sacrificate persone e oggetti.
Il team di ricerca ha spiegato che si trattava di un periodo di crescenti disordini legati alla penetrazione nell’Europa centrale e orientale di gruppi di nomadi della steppa del Ponto. Le comunità locali si sono trovate sulla soglia di cambiamenti improvvisi. Per posticipare i rapidi cambiamenti associati alla comparsa di nuovi vicini, i locali iniziarono a praticare vari rituali, compresi i sacrifici.
Gli archeologi non hanno rivelato il luogo esatto della scoperta per motivi di sicurezza. Allo stesso tempo, pianificano ulteriori ricerche all’interno del lago prosciugato.

Fonte: www.scienzenotizie.it, 30 gen 2023

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