L’opera sistematica di Antonio Bosio ha donato a cavallo di XVI e XVII secolo la “spinta” esplorativa unita alla metodologia scientifica per lo studio delle catacombe di Roma. Oggi si può tranquillamente affermare che grazie a lui si sono sviluppate l’Archeologia Cristiana, l’Archeologia Classica e la Speleologia in Cavità Arti-ficiali, oggi denominata Archeologia del Sottosuolo.
L’Italia conserva un incredibile patrimonio di architetture sotterranee che possono essere considerate tra le più interessanti che in Europa si siano ad oggi rinvenute. Basti pensare ad alcune delle antiche civiltà che si sono avvicendate e influenzate nel nostro territorio e alle testimonianze materiali che hanno lasciato: celta, etrusca, greca, illira, ligure, nuragica, osco-umbra, picena, reta, romana, sicula, veneta, etc.
Se diamo uno sguardo al di fuori dell’Italia ci rendiamo poi conto che in ogni angolo del Mondo l’essere umano ha lasciato e lascia le proprie impronte sotterranee nelle sue molteplici manifestazioni: le forme possono anche mutare, ma non la sostanza. Non sempre di facile percorrenza, gli ambienti sotterranei richiedono l’applicazione di un procedimento d’indagine che ne permetta lo studio, la comprensione e la catalogazione.
Il presente lavoro di Gianluca Padovan vuole essere un manuale per l’indagine ed è corredato da tavole tratte dai lavori di Agricola, Bosio, Cesariano e Piranesi, nonché fotografie che immortalano le operazioni nel sottosuolo. Tra queste ve ne sono alcune di Maurizio Tavagnutti che mostrano alcuni ipogei di Gorizia, tra cui le famose “grape”.
Info:
Editore: SCAMP (Speleologia Cavità Artificiali Milano Press)
Stampa e distribuzione: Amazon
Versioni: copertina rigida, copertina flessibile, formato Kindle.
Anno: novembre 2022
Pagine: 138 – Costo e per acquisto: vedi Amazon.it