I proiettili da fionda, cd. ghiande missili, già attestati in Grecia almeno in epoca tardo classica, si diffusero in Etruria prima del III secolo a.C. come dimostrato da alcuni esemplari inscritti.
L’utilizzo di tali munizioni era prevalentemente bellico, ma potevano essere usate anche per la caccia.
Le ghiande missili erano in piombo, ma anche in pietra e terracotta ed avevano forma biconica, ovoide o globulare.
Le ghiande plumbee venivano fabbricate attraverso una colata di metallo entro matrici bivalve di argilla, come documentano anche i ritrovamenti di Gravisca e Populonia. Talvolta i proiettili recavano iscrizioni (ad es. tra i non pochi esemplari greci e romani risultano i nomi del soldato o del comandante, della legione di appartenenza, di località, ma anche motti di scherno o minacce verso il nemico).
Tra le pitture della tomba della Caccia e della Pesca di Tarquinia è rappresentato un fromboliere nell’atto di colpire degli uccelli con la fionda.
Presso la fortezza etrusca di Montalcino (Poggio Civitella) sono state ritrovate ghinde missili in pietra per probabile uso venatorio.
Da Populonia, in un deposito di scorie nella zona del Podere di San Cerbone, proviene un proiettile di piombo a forma ovale inscritto “hur”.
Similmente alcune ghiande missili scoperte nella zona di Chiusi recano incisa la parola “hurtu” interpretata come urta o ferisci.
Relativamente all’impiego dei frombolieri in attività bellica si può osservare che probabilmente appartenevano a classi povere, che non necessitavano di particolari armi difensive ed offensive, in quanto la loro azione si svolgeva ad una certa distanza dal bersaglio.
Altri rinvenimenti sono stati effettuati a Poggio la Croce (Castellina in Chianti), a Pyrgi e a Vetulonia.
A Poggio Buco, a circa 8 km da Manciano, sono state ritrovate numerose ghiande missili inscritte “statnes”, “staties” o ”statiesi”. In almeno un caso il proiettile è stato rinvenuto in una tomba. L’iscrizione è stata interpretata come gentilizio espresso al genitivo, forse da riconoscere nel comandante della truppa.
Immagini:
Il fromboliere della tomba della Caccia e della Pesca di Tarquinia e ghiande missili da Castellina in Chianti e da Populonia.
Autore: Michele Zazzi – michele.zazzi@alice.it