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ALBENGA (Sv). Scoperta la più antica sepoltura di una neonata in Europa.

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Sepolta nella grotta. Uccisa da una malattia 40-50 giorni dopo la nascita, una bambina di 10mila anni fa è stata oggetto dello studio condotto dall’Università di Bologna. I suoi resti sono stati trovati durante uno scavo archeologico in Liguria, che è stato presentato in queste ore.
La piccolina morì 10mila anni fa nell’entroterra di Albenga. Il suo corpo fu sepolto nella grotta, probabilmente il luogo in cui si riparavano genitori e familiari, che erano cacciatori-raccoglitori.
La bambina, alla quale gli archeologi hanno dato affettuosamente il nome Neve, venne affidata all’eterno con un corredo di quattro ciondoli e 60 perline, ricavati da conchiglie bivalvi che erano state forate per essere sostenute da un filo. Probabilmente al corredo fu aggiunto un artiglio di gufo, trovato durante lo scavo.
Questa sarebbe la più antica sepoltura di una neonata in Europa.
Scoperta e indagini sono ad opera di un gruppo di ricerca internazionale – coordinato dagli italiani Stefano Benazzi, dell’Università di Bologna, Fabio Negrino, dell’Università di Genova, Marco Peresani, dell’Università di Ferrara, e il supporto del Sincrotrone Elettra di Trieste -. Il lavoro è pubblicato da Scientific Reports.
L’indagine sui resti ossei e sui denti hanno permesso di stabilire che la donna dalla quale era allattata si cibava soprattutto di carni. Durante la vita prenatale, forse a causa di stress o di malattie della mamma, la bambina doveva aver sofferto. Un paio di mesi prima del parto il processo di formazione della parte dentale profonda si era interrotto.

Fonte: www.stilearte.it, 14 dic 2021

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