Alle falde meridionali dell’anfiteatro morenico d’Ivrea si trovano non pochi resti dell’antico sfruttamento (per lavaggio) di terrazzi alluvionali auriferi (Pipino 1990 e pubbl. succ.). Si tratta delle miniere d’oro che, come racconta Strabone (L. IV, 6,5 e 6,7), venivano sfruttate dai Salassi con le acque del fiume Dora, cosa che provocava liti con i contadini della pianura sottostante e diede pretesto ai romani per intervenire e impossessarsi delle miniere e di parte del territorio salasso, intonrno al 140 a.C…
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Autore: Giuseppe Pipino – info@oromuseo.com