Siamo nel quartiere San Lorenzo in vico San Nicola a Nilo, dove sotto il basolato in pietra vesuviana è venuto alla luce un pavimento in opera spicata (opus spicatum), una tecnica costruttiva usata dai Romani per lastricare le strade utilizzando mattoni di forma rettangolare disposti a spina di pesce.
Il ritrovamento è avvenuto a pochi passi da piazzetta Nilo, nota anche come Largo Corpo di Napoli dove si trova la famosa statua del dio Nilo.
In epoca greco-romana la zona era abitata da una colonia di mercanti egiziani di Alessandria d’Egitto, i quali avevano anche un proprio cardo che riportava il loro nome: il vicus Alexandrinus.
Napoli e la Campania, scrigno di tesori senza tempo, di inestimabile valore storico e artistico. Davvero potremmo vivere solo di turismo, se però ognuno facesse la sua parte.
Autore: Claudia Ausilio
Fonte: www.vesuviolive.it, 16 giu 2020