“…I Longobardi pertanto, abbandonata la Pannonia, con le mogli e con i figli e con ogni masserizia calarono in Italia. Avevano abitato la Pannonia per quarantadue anni: ne uscirono in aprile, al tempo dell’indizione prima, due giorni dopo la Pasqua che in quell’anno, secondo i calcoli, cadde il primo d’aprile, ed erano già trascorsi cinquecentosessantotto anni dall’incarnazione di Nostro Signore.”
(Paolo Diacono, Historia Langobardorum, II, 7)
Dentro questa dimessa coperta in legno, con scritta postuma e sicuramente fuorviante “Codici Profani” (se non fosse per quel N. 1 che tradisce la presenza di un vero bestseller) si conserva una delle più antiche copie dell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono, la più completa dal punto di vista conservativo. Molto probabilmente fu scritta a Cividale, forse proprio in uno scriptorium presso la cattedrale.
Era il IX secolo, quindi davvero poco tempo dopo la morte di Paolo di Varnefrido, detto il Diacono (720-799).
Per sfogliarlo, vai a: https://www.librideipatriarchi.it/…/paolo-diacono…/
Fonte: Museo Archeologico Nazionale Cividale, 3 aprile 2021