Un sito archeologico enorme, 3.800 metri quadrati, in pieno centro, protetto da una palizzata che da fuori impedisce la vista. Un drone dall’alto riprende invece i lavori in tempo reale. Siamo in via Zecca Vecchia, dove nei piani originari immaginati due anni fa la società Ca.Thorr doveva costruire un albergo al posto del garage Sanremo a sua volta eretto negli anni ’50 e da più parti criticato.
Il progetto al momento è in stand by perché tengono banco i rilievi archeologici in una zona straordinaria e piena di storia. Vicino c’è piazza San Sepolcro, dove era la piazza del Foro della antica Mediolanum. Ne restano porzioni della pavimentazione nei sotterranei della Biblioteca ambrosiana e della chiesa. Adesso il sito in via Zecca Vecchia potrebbe fornire indizi anche di epoche anteriori.
«È uno scavo impegnativo, quello cui lavorano gli archeologi, una grande occasione di esplorare stratigraficamente l’area. Si possono capire le trasformazioni nel tempo da indizi frammenti, di marmi, canalette, residui di muri o cavità asportate, non molto ma tutto prezioso. Sarebbe bello ad esempio fissare il tracciato del Cardo romano», spiega la Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio Antonella Ranaldi.
Lo scavo è sotto la direzione scientifica di Annamaria Fedeli, coadiuvata da una composita e qualificata squadra di archeologi esperti di varie epoche: «Si cercano anche le preesistenze scomparse, eventualmente anteriori rispetto all’epoca romana». La ricerca è straordinariamente interessante in un luogo centrale della città ma ci vuole molta fortuna e capacità per interpretare i segni di tracce antiche — continua Ranaldi —. Sul terreno era costruito un edificio che fu poi abbattuto durante il fascismo per costruire la nuova Casa del fascio progettata da Piero Portaluppi. L’area, pur vicina a quella del Foro romano, è quindi molto compromessa dalle costruzioni successive».
La Soprintendenza, impegnata anche nella grandiosa opera di ricostruzione dell’Anfiteatro di via De Amicis, con il Comune intende valorizzare l’intera area: restaurata la cripta della chiesa ipogea di San Sepolcro, la più antica della città con un ciclo decorativo del Duecento sotto il quale veniva a pregare san Carlo Borromeo, la piazza sarà libera dalle auto mentre nell’androne del Comando dei Carabinieri verrà valorizzato il prezioso bassorilievo di Fontana sul soffitto. Quanto al progetto per cui è nato il cantiere, spiega Stefano Spremberg, immobiliarista di Ca.Thorr ed ex campione di canottaggio: «L’ultimo anno ci ha fatto riflettere. Invece di un albergo potremmo erigere residenze. Vedremo alla fine degli scavi che si stanno rivelando lunghi e imponenti per dimensione economica, ma senz’altro preziosi».
Autore: Elisabetta Andreis
Fonte: milano.corriere.it, 27 feb 2021