Risalendo la via Emilia ad est di Bologna, superato San Lazzaro, dopo la piccola frazione di Idice si imbocca la valle omonima il cui fiume si è aperto la via attraverso le diverse formazioni geologiche che hanno fatto la storia dell’Appennino Bolognese.
Salendo sul Monte delle Formiche, a cavallo tra le valli dell’Idice e dello Zena, e guardando a Sud, si innalza un rilievo coperto di boschi dietro al quale, più lontano, si delinea il crinale appenninico. Questa montagna è nota come Monte Bibele dove, per parecchi decenni, una comunità etrusca visse insieme ad una celtica.
Questa condivisione, più unica che rara, è stata messa in luce in anni di scavi, grazie in special modo alla tenacia del Prof. Daniele Vitali (archeologo dell’Università di Bologna), all’acume del Sig.Venturino Naldi (del Comune di Monterenzio) e ad un gruppo di volontari e studenti dell’Università di Bologna.
Prima di loro Luigi Fantini ed il Prof. Renato Scarani avevano aperto la strada a queste future ricerche. Oggi questo sito è guidato dal Prof. Antonio Gottarelli (architetto ed archeologo) che continua, con grande impegno, la strada tracciata dai suoi predecessori.
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