L’area, immersa nel verde tra il comune costiero e quello di Monte Romano, è stata scovata da un tarquiniese in pensione che si dedica alla realizzazione di percorsi per gli appassionati di trekking e mountain bike.
Ennio Soldini ha 70 anni e ha intrapreso questa nuova strada da quattro. La scoperta è arrivata proprio mentre era impegnato nella costruzione di un sentiero di collegamento tra Poggio del Forno e Poggio della Mandriola.
“Nelle falde di poggio del Forno, a circa 12 chilometri dal centro storico, ho notato che l’erba che stavo tagliando veniva via molto facilmente – racconta Soldini -. Ho scavato più a fondo e sotto uno strato di mezzo metro di terra ho trovato una pavimentazione. Inizialmente credevo che si trattasse di una strada ma dopo aver ripulito la zona ho scoperto un antico fontanile di epoca etrusco-romana. La calce è quella che utilizzavano i romani e probabilmente la struttura faceva parte del nucleo abitativo di una villa romana che si trova a 200 metri di distanza”.
La scoperta ha generato molto interesse sia tra gli sportivi che tra le associazioni locali. E alcune persone hanno aiutato Soldini a recuperare la costruzione.
“Logicamente l’acqua non scorreva più – prosegue Soldini –. In cima alla collina ho visto una copertura romana che mi ha fatto pensare all’esistenza di un’antica condotta. Dopo aver verificato la sua presenza sono tornato armato di pala e piccone: la fatica è stata tanta ma a tre metri sotto terra ho trovato una cisterna in pietra che mi ha consentito di ricollegare l’acqua al fontanile“.
Attualmente l’antico fontanile è diventato un’oasi ed è sempre più meta di tarquiniesi e non solo, che si avventurano a piedi o in mountain bike lungo i sentieri.
“Ho installato una cassetta di primo soccorso – conclude Soldini – e proprio in questi giorni sto terminando la costruzione di un piccolo rifugio. Le persone vengono da Tarquinia ma anche da Monte Romano, Montalto di Castro e Vetralla. C’è chi si ferma per un picnic e chi ne approfitta per fare una sosta durante il percorso. Ho fatto analizzare l’acqua che fortunatamente è potabile. C’è anche una persona, Elisabetta Ciolli dell’Asd Etruschi runners, che fa da guida per le escursioni sui vari percorsi”.
Autore: Samuele Sansonetti
Fonte: www.tusciaweb.eu, giu 2020