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VALDARO (Mn). Uomini e cani: un’amicizia lunga 15000 anni.

valdaro

“Chi è il migliore amico dell’uomo?” Tutti conoscono la risposta a questa domanda, ma solo pochi sanno che l’amicizia tra uomo e cane ha un’origine molto antica. Il cane, strettamente imparentato con il lupo, fu il primo animale ad essere addomesticato intorno a 15.000 anni fa. Era il Paleolitico: gli uomini vivevano ancora grazie alla caccia e alla raccolta di vegetali spontanei e il cane divenne presto un valido alleato per affrontare le sfide per la sopravvivenza imposte dall’era glaciale.
Con il Neolitico il clima diventa più mite, le comunità iniziano a coltivare la terra e nuove specie vengono addomesticate: pecore, capre, bovini e suini. I cani aiutano i loro padroni come guardiani degli animali da pascolo e li accompagnano nelle battute di caccia, un’attività ancora ampiamente praticata.
La località di Valdaro, che grazie alle scoperte degli ultimi anni si è rivelata di eccezionale importanza per la ricostruzione della storia del territorio mantovano, ha restituito un’importantissima testimonianza dello stretto legame tra le prime comunità di agricoltori e i loro più fedeli compagni.
Nel V millennio a.C. un uomo di circa 45-50 anni – un’età piuttosto avanzata per l’epoca – morì e fu sepolto insieme al proprio cane, raggomitolato accanto ai suoi piedi. Era un cagnolino di taglia piuttosto piccola (40 centimetri al garrese) e di circa un anno-un anno e mezzo di età.
Le analisi condotte sulle ossa hanno dimostrato che veniva nutrito con lo stesso cibo del suo padrone: non si trattava quindi di un animale che viveva ai margini della comunità, nutrendosi di ciò che trovava, ma di un vero e proprio compagno di vita.

Credits:
La tomba di Valdaro in corso di scavo (foto SAP)
Disegno ricostruttivo della sepoltura (P. Dander)

Fonte: www.mantovaducale.beniculturali.it

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