Edificio di epoca romana (I sec a.C-I sec d.C), costruito all’estremità della penisola di Sirmione sul Lago di Garda. L’esempio più grandioso di edificio privato di carattere signorile.
Nel Rinascimento i visitatori entravano fra le rovine dell’edificio ormai crollato e coperto dalla vegetazione come all’interno di grotte naturali da qui il nome Grotte di Catullo.
Il poeta Caio Valerio Catullo (morto nel 54 a.C) canta in alcuni suoi versi di una sua dimora sul lago ma non può essere questa in quanto successiva di un paio di decenni.
Ignoto il proprietario, la villa è di pianta rettangolare ed è la più grande dell’Italia Settentrionale, molto simile per architettura alle ville imperiali della Campania e del Lazio meridionale.
L’edifico fu abbandonato nel IV sec d.C e nei secoli fu spogliato e demolito per poter riutilizzare il materiale nella costruzione di molti edifici e chiese del paese.
All’interno dell’area archeologica, dal 1999 è aperto il piccolo ma rilevante Museo archeologico di Sirmione, che espone reperti provenienti da Sirmione e da alcuni siti del basso Garda.
Info:
Piazza Orti Manara, 4, 25019 Sirmione BS
Telefono: 030 916157