Un team di archeologi ha scoperto 83 tombe dell’Antico Egitto che presentano delle caratteristiche davvero particolari, che le rendono diverse dalla maggior parte delle tombe scoperte sino ad ora. I corpi all’interno delle tombe infatti, invece che nei tradizionali sarcofagi, erano deposti in bare d’argilla più piccole.
Si tratta di un tipo di sepoltura estremamente raro rinvenuto in queste tombe che sembrano risalire alla metà del quarto millennio a. C.. Le sepolture si trovano nel nord dell’Egitto, a non troppa distanza dal Mediterraneo, nel Governatorato di Dakahlia.
Le tombe risalgono dunque alla civiltà del Basso Egitto e assieme adesse sono state rinvenute altre sepolture del periodo di Naqada III, dal 3200 al 3000 a. C.. È veramente un insolito ritrovamento considerando il periodo, non si trovano infatti spesso sepolture in argilla risalenti a questo periodo.
Se pensiamo alle sepolture egizie, di certo la prima cosa che ci viene in mente il classico sarcofago, con i suoi geroglifici, le sue iscrizioni e le decorazioni. Ma in periodi così remoti, agli albori della storia d’Egitto, le persone che appartenevano alle caste più alte, erano solitamente sepolti in mattoni di fango o bare di legno. Mentre per le persone comuni si scavavano buche poco profonde nel terreno.
Ma le bare ritrovate a Dakhalia sono invece realizzate in argilla, un materiale insolito per l’epoca. Maggiori informazioni sulle sepolture potrebbero provenire dai manufatti trovati al loro interno. Per ora si tratta solo di pochi oggetti in ceramica realizzati a mano; una ciotola a forma di tilapia: una ciotola rotonda ed una circolare entrambe contenenti del Kohl, un cosmetico con cui gli antichi egizi dipingevano i loro occhi; alcune conchiglie di ostriche: infine un piatto di Khol.
Al momento gli archeologi sono a lavoro per cercare di scoprire se vi sono altri manufatti e per eseguire delle indagini più approfondite su quelli già trovati. Alcuni di essi infatti sembrano risalire ad un periodo successivo alle sepolture.
Fonte: www.focustech.it, 9 mar 2020