Due nuove sepolture di età arcaica (VII- VI secolo a. C) sono state rinvenute nei giorni scorsi in via Di Bartolo al quartiere Borgo di Gela durante i lavori per realizzare un pozzetto della fibra ottica curati da Open fiber. La zona in questione è quella della necropoli del Borgo scoperta agli inizi del secolo scorso da Paolo Orsi. Ma le due sepolture non furono interessate dalle indagini di Orsi e sono, quindi, inedite.
In via Di Bartolo sono affiorate, dunque, due sepolture. Una di queste era di un bambino perché i resti erano contenuti all’interno di un’idria con decorazioni ad onde nell’orlo. Questi contenitori venivano usati per contenere i resti di defunti in tenera età. L’idria verrà ricomposta essendo presenti tutti i pezzi. Riportata alla luce anche una coppa protocorinzia integra che faceva parte di un corredo funerario.
Nell’area sono emerse numerose ossa umane e tanti frammenti di ceramica di tipo prorocorinzio, corinzio ed attico. Si aggiunge così un nuovo importante tassello alla necropoli indagata dal pioniere dell’archeologia Paolo Orsi.
La città continua a rivelarsi uno scrigno di antichi tesori. In questi anni i lavori per la rete idrica, la fibra ottica e di recente anche alcuni interventi dell’Enel hanno fatto emergere vari lembi di necropoli e dell’abitato greco con i relativi reperti di varie età da quella arcaica alla classica e all’ellenistica fino all’epoca medievale. Gioielli che andrebbero restituiti alla pubblica fruizione.
Fonte: www.ragusanews.com, 23 nov 2019