Oggi nei musei l’attenzione al pubblico e ai suoi bisogni è notevolmente cresciuta: relazioni e obiettivi delle istituzioni culturali (museali, archeologiche, ecc.) sono profondamente modificati. La loro inclinazione, fondamentalmente conservativa ed espositiva, sta inesorabilmente lasciando il posto a quelle educativa e comunicativa. I contesti culturali diventano, così, luoghi in cui chiunque può scoprire la cultura, interagire con essa e avere la possibilità di apprendere autonomamente grazie ai servizi sempre più protesi verso il coinvolgimento del fruitore. Da sempre coerenti con l’evoluzione culturale, i musei e i parchi archeologici non possono dunque pensare di trasformare la propria immagine senza ricorrere alle nuove tecnologie. In ambito culturale, le tecnologie hanno profondamente cambiato i sistemi tradizionali di tutela, gestione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali e modificato le modalità di diffusione della cultura stessa.
L’uso delle ICT (Information and Communication Technology) ha permesso di realizzare un definitivo svecchiamento delle istituzioni museali e non, portando notevoli cambiamenti dal punto di vista della creazione, della produzione e del consumo dei beni culturali e allo stesso tempo ha consentito lo sviluppo di modelli comunicativi sofisticati basati sulle “3M” (museo, medium, mass-media). Negli ultimi anni l’applicazione nei musei di strumenti tecnologici all’avanguardia ha permesso di migliorare la comunicazione, l’accessibilità e la comprensione delle proprie collezioni, instaurando così un fitto dialogo tra la struttura museale e l’oggetto esposto da un lato e il visitatore dall’altro.
Leggi tutto nell’allegato: Le nuove tecnologie multimediali nel settore culturale
Autore: Renato Bilotto – renato.bilotto@virgilio.it