Fra luglio ed agosto del 2019, in occasione della ripavimentazione della strada, è avvenuto un ritrovamento importante per una città che, per la sua posizione geografica, non poteva non essere passata anche attraverso un pezzo di storia romana, prima ed a prescindere dalle influenze determinate dalla vicinanza con Aquileia. Udine in epoca romana non era stato un centro di particolare importanza, ma si trovava lungo l’asse viario che da Aquileia portava verso il Norico, oltre la catena alpina.
È comunque una scoperta interessante dal punto di vista storico e scientifico che può aiutare ad avere informazioni sull’evoluzione urbanistica della città. Il fatto che ci sia una struttura medievale al centro della carreggiata può far immaginare che gli edifici attuali non si trovassero lì.
Quel che si può dire, da quanto emerso, è che si tratta di elementi che per il momento non hanno carattere di attrattività in termini di musealizzazione, ma che sono di decisiva importanza per la ricostruzione della città in epoca antica.
La struttura individuata è formata da una porzione di circa 20 metri di lunghezza cui è raccordato ortogonalmente un tratto minore di circa 6 metri. Il manufatto è realizzato in laterizi legati con malta e presenta due spallette con una copertura a volta, foderata esternamente da un composto di ciottoli e malta. Sebbene si conservi solo in parte la struttura originaria è evidente che l’insieme possa essere identificato con ciò che resta della rete fognaria ottocentesca urbana.
Il saggio di approfondimento ha messo in luce un tratto di muratura pertinente a un edificio di età bassomedievale e la preparazione del relativo piano pavimentale. Dagli strati più antichi invece sono emersi piani di frequentazione che hanno restituito esclusivamente reperti ceramici attribuibili a epoca romana, attestanti pertanto un’occupazione dell’area in questo periodo.
Sono stati rinvenuti piccoli frammenti di anfore ed anche di tegole ed ancora altri elementi architettonici che dovranno essere analizzati con attenzione.
Gli elementi più vecchi che sono stati rinvenuti risalgono infatti al primo secolo avanti Cristo mentre la maggior parte dei reperti romani sono del primo secolo dopo Cristo. C’è poi anche qualche elemento ceramico più tardo: da una prima analisi potrebbe essere del sesto o settimo secolo quindi in epoca medioevale o anche più recente.
Sono stati anche individuati diversi livelli abitativi ed una struttura muraria che al momento si può collocare nel Medioevo mentre la sua distruzione potrebbe essere avvenuta in epoca rinascimentale stando anche ad alcune ceramiche che sono state individuate.
Si può tuttavia constatare con rammarico che l’occasione non abbia consentito di poter ampliare adeguatamente la ricerca per comprendere il passato della città; all’incirca in quell’area doveva passare la prima cinta muraria.
Il materiale archeologico rinvenuto è stato portato ai Civici Musei di Udine per lo studio e la conservazione.
UDINE. Resti romani in via Mercatovecchio.
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