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LYON (F). Riemerge un quartiere romano, teatro di una grande vittoria di Settimio Severo.

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Gli archeologi hanno già fatto sapere che si tratta di una scoperta eccezionale: una campagna di scavi condotta dall’Università di Lione 2 e dal Servizio archeologico della città di Lione sotto il giardino della Visitation, sopra la collina di Fourvière a Lione, in Francia, ha portato alla scoperta di un quartiere romano del II secolo dopo Cristo ai margini dell’antica Lugdunum.
Si tratta di un’area utilizzata a scopi militari: al momento sono riemersi una casa, un fortino e una piazza d’armi. Insieme ai resti degli edifici, sono stati ritrovati anche diversi oggetti di uso quotidiano (circa trecento: piatti, vasellame, pentole, lampade, oggetti per l’igiene personale e altro) e un centinaio di armi (lance, frecce, giavellotti, elmi), alcune delle quali quasi intatte.
La collina di Fourvière è peraltro il luogo dove, nel 197, si affrontarono le legioni dell’imperatore Settimio Severo e quelle di Clodio Albino, autoproclamatosi imperatore nel 195 e definitivamente sconfitto da Settimio Severo proprio a Lugdunum in una battaglia che vide opporsi decine di migliaia di soldati: il quartiere militare è probabilmente connesso a questi eventi. Dopo la grande vittoria di Settimio Severo, i suoi soldati ottennero il permesso di saccheggiare Lugdunum, che già all’epoca era una città molto ricca: una punizione per chi aveva sostenuto i ribelli. La scoperta potrebbe adesso rivelare nuove informazioni su questo importante momento della storia romana. “Questo cantiere”, ha spiegato, alla rivista Lyon Mag, l’archeologo Benjamin Clément, responsabile dello scavo, “ci permette di documentare queste vestigia archeologiche e di legarle alla piccola e grande storia unendo quanto si è scoperto con quanto già si conosceva attraverso i testi e la conoscenza storica dell’impero romano”.
Clément ha sottolineato che si tratta di una scoperta eccezionale: “abbiamo trovato”, ha sottolineato, “la scena di un campo di battaglia con tutte le tracce dei combattimenti che hanno avuto luogo in un contesto urbano, con punte di freccia, elementi di artiglieria, lance, equipaggiamenti lasciati qui dopo i combattimenti, e anche la testa di un legionario decapitato”. Il ritrovamento ha anche un aspetto insolito: “il fatto di rinvenire oggetti d’uso quotidiano e armi in un unico luogo è piuttosto insolito. Si tratta di un’eventualità rara per un sito archeologico”.
Gli scavi sul quartiere romano (che fu distrutto subito dopo la battaglia) ora andranno avanti, dal momento che gli archeologi non hanno ancora terminato il loro lavoro: è probabile che la campagna prosegua nel 2020 e forse anche più avanti.
La gran parte degli oggetti rivenuti è già stata inviata al Centre de restauration et d’études archéologiques municipal (CREAM) di Vienne, un istituto specializzato nel restauro di reperti archeologici.

Fonte: www.finestresullarte.info, 12 lug 2019

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