Il Museo Archeologico dell’antica Kaulon è stato inaugurato alla fine di aprile 2015. Allestito come mostra permanente, il M.A.C. custodisce e conserva i reperti rinvenuti nelle varie campagne di scavo effettuate nel territorio dell’antica colonia achea di Kaulon: da quelle di inizio ’900 di Paolo Orsi fino a quelle più recenti avviate dagli anni ’80 nell’abitato e nelle aree sacre e tuttora in corso.
Il Museo è veramente ricco di esposizioni e reperti che testimoniano la ricchezza dell’antica colonia greca che grazie anche all’esportazione del legname proveniente dai boschi dell’entroterra (accompagnata dalla produzione di pece) e allo sfruttamento delle risorse minerarie ivi presenti, si era ritagliata una posizione di rilievo dal punto di vista economico.
Testimonianza è l’emissione di monete d’argento con le figure di Apollo e della Cerva, che recentemente sono state inserite in un Piano di Valorizzazione del MIBACT anno 2017, curato da Giorgia Gargano, che ha dato luogo ad un nuovo spazio espositivo all’interno del museo dedicato appunto alle testimonianze numismatiche
Tra i tanti reperti evidenziamo:
Il Mosaico del Drago attualmente al Museo Archeologico dell’antica Kaulon e per lungo tempo esposto al Museo Nazionale di Reggio Calabria, che fu rinvenuto presso una delle abitazioni più lussuose dell’antica città, la cosiddetta Casa del Drago. Si tratta di un mosaico policromo raffigurante un drago marino posto sulla soglia d’ingresso di una sala da pranzo di grandi dimensioni il cui pavimento interno, decorato da un mosaico incorniciato da un motivo ad onde marine, è tuttora in situ.
Il soggetto fu scelto per il suo valore apotropaico e raffigurato in posizione di attacco, a difesa dalle forze maligne che potevano turbare il gioioso clima del banchetto. Di recente è stata proposta l’identificazione con un ketos, che nelle fonti letterarie è descritto come un mostro marino con testa canina crestata, sguardo fiero e terribile, denti a sega, corpo serpentiforme crestato.
Il mosaico del drago risulta realizzato con piccole tessere in pietre calcaree colorate e in terracotta. La scansione dei particolari, ad eccezione di alcune parti contornate da una fila
di tessere nere, è affidata all’uso sapiente dei colori, la cui gradazione è sfruttata anche per dare volume alla figura. L’uso di lamine di piombo a scandire particolari altrimenti poco distinguibili permette di datare il mosaico alla seconda metà del III secolo.
Il drago è stato fonte di ispirazione per il murale dell’artista Luigi Gallo realizzato nel 2012 su una parete del porto di Bahia Blanca in Argentina.
Il Complesso termale di età ellenistica, rinvenuto all’interno del Parco Archeologico al cui interno sono esposte le vasche per abluzioni singole recuperate nel bagno circolare dello stesso complesso. Completano la presentazione dell’importante edificio alcune gigantografie relative ai vari ambienti incluso quello dotato di vasca rettangolare e mosaico pavimentale policromo decorato al centro con cassettoni inquadrati in una fascia di figure animali affrontate: draghi, delfini, ippocampo.
Il Tempio dorico ex voto di cui sono presentate le varie fasi costruttive che gli ex voto, soprattutto in bronzo, tra cui risalta la lamina in alfabeto acheo oggetto di studio da parte degli scopritori (Parra-Ampolo)
Il Complesso subacqueo costituito dai rinvenimenti subacquei con basi e sommoscapi di colonne ioniche dell’inizio del V sec. a.C. delle aree di necropoli e degli spazi dedicati alla lavorazione artigianale della ceramica e della fusione dei metalli; questi ultimi attestati dal rinvenimento non solo di scorie di fusione, ma anche da utensili (pinze) e altri strumenti in ferro che costituiscono l’unica documentazione nota per la metallurgia greca in Calabria. Sono esposti vasi di varia forma destinati ai diversi usi quotidiani, statuette femminili in terracotta, gioielli e monete in argento.
Le Ancore. Nel cortile antistante l’ingresso del Museo sono esposte delle ancore antiche in pietra, ferro e bronzo, risalenti a diverse epoche, rinvenute in mare.
Info:
La prenotazione della visita guidata per singoli visitatori è possibile solo con il pre-acquisto online del biglietto di ingresso.
È disponibile un servizio di prenotazione visita guidata per gruppi (max 30 partecipanti). E’ possibile avere anche una “guida straniera” a pagamento e su prenotazione, Nella visita al Museo è compresa anche la visita Parco archeologico dell’antica Kaulon.
http://www.museoarcheologicomonasterace.it/
Fonte: www.sudsenzaeta.it, 14 dic 2018