“La situazione non e’ confortante il luogo e’ in grave sofferenza sia dal punto di vista conservativo, sia dell’impiantistica, che e’ una forma di tutela per il monumento, ma soprattutto per le persone, che sono molte, che come noto vi transitano”.
Lo ha detto il Soprintendente ai beni culturali, Fabrizio Magani, parlando – a margine dell’incontro di commiato del presidente della Provincia, Antonio Pastorello. Il soprintendente ha precisato che: “c’e’ la questione della compatibilita’ d’uso, cioe’ di una gestione corretta che passa non tanto dalla dimensione artistica, ossia la varieta’ delle performance artistiche, ma dalla qualita’ degli impianti che accompagnano i vari concerti”.
E’ stato annunciato dal soprintendente l’imminente avvio del bando di gara per la riqualificazione dell’anfiteatro romano “Arena di Verona” del valore complessivo di 14 milioni ottenuti, oramai molti anni fa, da Unicredit e Fondazione Cariverona nell’ambito della legge Art Bonus. I fondi dovrebbero essere assegnati a completamento dell’iter di asseganzione del bando di gara, entro l’anno in corso altrimenti l’amministrazione comunale potrebbe perdere la dotazione finanziaria per decorrenza dei termini.
Il bando, probabilmente suddiviso in piu lotti (una prima trance minore, è gia stata bandita con scadenza 31/08/2018), prevede principalmente la sigillatura delle gradinate dell’intera cavea, il rifacimento degli impianti elettrici, speciali di sicurezza ed antincendio, l’impianto elettrico di illuminazione scenografico esterno, l’impianto idrico antincendio, il rifacimento servizi igienici, il restauro conservativo delle gallerie e di parte degli arcovoli interni, il riordino spazi in uso a Fondazione Arena, la riqualificazione museale e la valorizzazione, realizzare attività di promozione e pubblicità .
Il monumento è visitato ogni anno da 800mila turisti che pagano un biglietto d’ingresso di € 10 per la sola visita del sito; a questi si aggiungono oltre 700mila persone che assistono agli spettacoli con introiti che facilmente escludono sofferenze finanziarie.
Fonte: www.quaeditoria.it, 16 ott 2018