La presenza di vasellame decorato con rappresentazioni mitologiche riferite sia a Dioniso che ad altre divinità è ben documentata sia nel territorio di Gravina in Puglia1 che in quello della Puglia centrale2, popolati ambedue dall’etnia Peuceta.
Le evidenze che chiariscano in quale misura a tale presenza corrispondesse una assimilazione delle credenze, dei culti e dei riti connessi a tali mitologie, sono tuttavia scarse, e limitate ai reperti archeologici provenienti da tombe, pertanto è difficile stabilire se tali reperti rappresentino solo oggetti importati, e denotanti lo status del defunto, benché la presenza di rappresentazioni mitologiche su vasellame creato da autori locali deponga a favore della conoscenza dei miti, perlomeno da parte dei pittori, se non della popolazione locale.
Pertanto il presente lavoro si propone di analizzare ed interpretare alcune strutture presenti nel complesso rupestre del “Padre Eterno”, situato a Gravina in Puglia, valutando la possibilità che le stesse rappresentino un radicamento, nell’antichità, di credenze, culti e riti riferiti a Dioniso.
Leggi tutto nell’allegato: IL CULTO DI DIONISO NEL COMPLESSO RUPESTRE DEL PADRE ETERNO DI GRAVINA IN PUGLIA
Autore: Pasquale Scarnera – linosca@questacitta.it