La conoscenza dell’alimentazione nell’antico Egitto è da un lato resa facile dal clima, che ha conservato numerosi cibi, così come l’imbalsamazione ha permesso di analizzare anche i tessuti molli e non solo le ossa e i denti; disponiamo poi anche di numerose fonti iconografiche e letterarie.
I numerosi resti umani, scheletrici o mummificati (artificialmente o naturalmente), analizzati grazie a varie tecnologie (raggi X, TAC, spettrometria LIBS, analisi isotopica), ci permettono di conoscere meglio la dieta delle varie classi sociali dell’Antico Egitto.
Articolo relativo ad una conferenza del 22 settembre 2017 tenutasi presso la Società Friulana di Archeologia.
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Autore: Zanforlini Chiara – zanforlini_chiara@libero.it