Il presente articolo si inserisce nell’ambito di una più ampia ricerca, attualmente in corso, finalizzata alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico monzese, con una particolare attenzionerivolta alle scomparse strutture difensive della città.
Scomparse ma non cancellate in modo definitivo, dato che esse continuano in qualche modo ad esistere, negli archivi come memorie storiche e nel sottosuolo come resti strutturali sepolti. Simili ricerche, che possiamo definire di archeologia preventiva, sono dunque utili non solo per determinare la natura e la posizione topografica di queste vestigia, ma anche per favorirne la tutela, impedendone la definitiva distruzione.
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Autore: Stefano Pruneri – stefanopruneri@alice.it