A circa dieci chilometri da Avignone, nella città di Uzès (Francia), uno scavo ha portato alla luce degli eccezionali mosaici romani, risalenti all’epoca della conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare.
«Prima del nostro lavoro, sapevamo che c’era una città romana chiamata Ucetia solo perché il suo nome era menzionato su una stele a Nimes. Probabilmente era una città secondaria, sotto l’autorità di Nimes», ha dichiarato Philippe Cayn, archeologo e responsabile delle operazioni.
In totale, gli archeologi hanno portato alla luce resti antichi dal I secolo a.C. al VII secolo d.C. e oltre, fino al Medioevo.
È un tesoro antico di secoli quello portato alla luce da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale per le ricerche archeologiche preventive (INRAP). Martedì scorso era stata annunciata la scoperta di un mosaico di 60 m² nel comune di Uzès (Gard), datato al I secolo a.C.
«È uno dei più grandi mai trovati nel sud della Francia e risale al I secolo a.C. – l’epoca della conquista della Gallia da parte di Cesare, quando invece i mosaici sono spesso più tardi» ha spiegato AFP Philippe Cayn.
Il mosaico, che secondo l’ipotesi degli archeologi avrebbe decorato la sala di ricevimento di un edificio governativo, presenta una decorazione raffinata costituita da ricchi motivi geometrici e animali. Nelle immagini possiamo effettivamente vedere rappresentazioni di gufo, anatra, aquila o cerbiatto.
«È eccezionale per la sua dimensione, per l’epoca e per il suo stato di conservazione», ha detto Cayn.
Questo ritrovamento è stato possibile grazie agli scavi per la costruzione di un collegio. L’attuale cantiere di 4.000 m² rivela anche molte vestigia che vanno dal periodo repubblicano (I secolo a.C.) alla tarda antichità (VII secolo). Gli scienziati hanno infatti portato alla luce un grande edificio di 500 m², “forse una domus” risalente all’alto Impero, intorno al 27 a.C. Queste scoperte aiutano a “documentare per la prima volta la città galla e romana”, allora conosciuta con il nome di Ucetia.
Cayn specifica che Uzès faceva parte della “città di Nimes”, che comprendeva un vasto territorio e una ventina di località. Gli archeologi hanno cominciato gli scavi su una superficie di 1.100 m². Questi rivelano anche tracce di occupazioni antiche e medievali, tra cui due strade e un incrocio, abbandonati agli inizi del II secolo d.C. Il mosaico verrà prelevato a partire da lunedì 3 aprile, per una quindicina di giorni.
Fonte: www.ilfattostorico.com, 3 apr 2017