Il nuovo Museo della Via Flaminia qualifica e amplia l’offerta culturale della città di Fano. E’ un polo centrale dell’articolato sistema archeologico della Fano-romana che presenta caratteri da primato: una cinta muraria estesa e intatta, un teatro e un anfiteatro, resti dell’Augusteum e Fano è l’unica città dove l’architetto Vitruvio, l’illustre autore del De Architectura, dice di aver costruito un edificio, una celebre quanto misteriosa Basilica.
Il Museo della Via Flaminia ha una funzione simbolica. Allestito negli spazi della Chiesa di San Michele, contigua all’Arco d’Augusto, che marca l’approdo al mare dell’antica via consolare romana, è il luogo di rappresentazione dell’identità del territorio. Il Museo serve a restituire e a riconnettere virtualmente il patrimonio archeologico romano sparso lungo la via Flaminia: il segno più evidente di una comunità che ha partecipato alla stessa storia e allo stesso processo di sviluppo.
Il Museo ha una intenzione sperimentale. I contenuti digitali originali e l’apparato tecnologico che li sostiene sono la cifra del museo moderno, che suscita suggestioni ed emozioni come veicolo d’informazione e pone l’interazione come “metodo” di fruizione.
Il Museo della via Flaminia è un risultato importante del progetto Flaminia Nextone, cofinanziato dalla Regione Marche nell’ambito del Distretto Culturale Evoluto, coordinato dal Comune di Fano come Ente capofila e partecipato dai Comuni che insistono sull’antico tracciato romano in qualità di partner di progetto. In questo senso il Museo inaugura un nuovo patto di cooperazione fra le Amministrazioni locali per la promozione e la crescita del territorio.
Info: cultura@comune.fano.pu.it