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Fiorenza PISTOCCHI, Il tesoro del Transylvania.

Il roccioso promontorio della punta Predani, di fronte all’isolotto di Bergeggi, chiude ad ovest il golfo di Spotorno. Qui l’Aurelia sale, dopo l’esplosione di palme e cemento delle ville di Torre del Mare per raggiungere la punta – dominata da una croce – e i tre scogli che tendono verso l’isolotto. Pochi dei bagnanti che invadono le vicine spiagge nei weekend estivi conoscono il motivo di questo segno di pietà, né il fatto storico che ne è all’origine.
transylvaniaIl 4 maggio 1917, tre anni dopo l’inizio della Prima Guerra Mondiale, un sommergibile germanico, l’U.63 – comandato dal capitano Otto Shultze – colpiva a morte con due siluri – nel mare antistante il golfo – un transatlantico della Cunard Line, il Transylvania, di 15.000 tonnellate, requisito dall’Esercito Inglese, che trasportava da Genova ad Alessandria d’Egitto un contingente di 3000 militari e di infermiere della British Red Cross.
Nonostante l’intervento – in condizioni di mare proibitive – dei pescatori dei vicini paesi di Noli, Spotorno e Bergeggi, e di unità della Regia Marina e della Marina Giapponese – allora nostra alleata – di stanza a Savona, che salvarono 272 persone, tra le quali tutte le 64 crocerossine, e molti soldati, vi furono 407 morti, 85 dei quali restituiti dal mare, e sepolti nel vicino cimitero di Savona, a Zinola.
L’Autrice del giallo, Fiorenza Pistocchi, non nuova ad avventure ed indagini ambientate nella cittadina ligure di Noli – immagina dunque che il suo investigatore, un graduato dei Vigili Urbani – Vincenzo – venga a conoscere, negli anni ’90, da un carteggio d’Archivio, della presenza a bordo del relitto di un tesoro, contenuto nella cassaforte del Corpo di spedizione inglese in Medio Oriente, impegnato sul fronte turco. Insieme alla fidanzata Laura, Vincenzo, che può contare sulla collaborazione del maresciallo Aniello , della locale stazione dei Carabinieri, comincia ad indagare.
La comparsa a Noli di una coppia di Inglesi, i Leverton, discendenti di una nobildonna, ufficiale della Croce Rossa inglese, e di un americano, cacciatore di relitti, portano nella quieta Noli gli elementi di suspense per il dipanarsi – e la conclusione – della intricata e appassionante vicenda.
Per informazione del lettore, aggiungo che il relitto del Transylvania è stato realmente identificato – spezzato in due tronconi – nel 2011 dal Nucleo Subacqueo dei Carabinieri, con il supporto tecnico dell’ing. Guido Gay di Como, della Gay Marine srl (www.azionemare.org) e del minisommergibile da lui ideato, in un canalone a 630 mt. di profondità, una quota molto più profonda di quanto si era sino ad allora ipotizzato.

Info:
Neos Edizioni, Rivoli (TO) – romanzo
pp.112 € 13.00
ISBN 978-88-66082-21-7

Recensione: Luigi Griva

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