Il mito creato intorno alle chiese ed ai monasteri rupestri in Cappadocia, portato avanti dalla storiografia tradizionale, è basato prevalentemente sulle relazioni esistenti tra le strutture scavate e le possibilità
di vita che queste offrivano nel proteggere o, alternativamente, nel fornire delle vie di fuga nei confronti delle violente incursioni dei popoli che assalivano le ricche regioni bizantine. L’attenta osservazione delle facciate delle chiese e dei monasteri rupestri ed il loro confronto sistematico rivelano, tuttavia, aspetti differenti.
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