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AQUILEIA (Ud). Dopo trent’anni anni riapre la strada romana.

In occasione della grande rievocazione “Tempora”, in programma oggi e domani dal mattino fino a tarda sera, l’associazione culturale “Il Pozzo d’oro”, che riunisce ragazzi provenienti da tutta la Bassa, con la collaborazione e il supporto della Soprintendenza Archeologia Fvg, renderà visitabile un’area archeologica rimasta chiusa al pubblico per trent’anni. Si tratta, come detto, del decumano di Aratria Galla.
Qui è conservato l’unico tratto di strada romana ancora visibile ad Aquileia che allacciava il centro al porto, un collegamento essenziale per il trasporto delle merci che arrivavano alle banchine del porto fluviale fino alle tabernae del Foro.
Per l’occasione, l’associazione “Il Pozzo d’oro” ha organizzato l’evento culturale “La Linea del Tempo”, oggi, sabato 18 giugno, dalle 15.30 alle 19.30, e domani, dalle 9.30 alle 17, nell’area del decumano.
L’intento è ricostruire le tappe fondamentali della storia della città, dalla fondazione fino alla distruzione per mano di Attila. «Questa iniziativa – argomenta la presidente del sodalizio, Martina Ulian – è l’esempio di una virtuosa sinergia tra giovani cittadini e Soprintendenza.
Aquileia è una risorsa importante, che va condivisa. L’associazione ha organizzato “La Linea del Tempo” con l’intento di ricostruire le tappe fondamentali della storia della città, dalla sua fondazione alla distruzione per mano di Attila. Siamo entusiasti di questo risultato.
È una vittoria per tutti: cittadini, ente pubblico e anche i turisti. Per ora l’area del decumano resterà aperta solo sabato e domenica in occasione di Tempora. L’auspicio è ci siano presto nuove aperture al pubblico».
Paola Ventura, funzionaria della Soprintendenza, responsabile delle aree archeologiche di Aquileia, commenta: «Si tratta di un’area meno conosciuta rispetto ad altre ma altrettanto importante. Si trova nel cuore della città antica. Da quest’area è possibile abbracciare con lo sguardo il Foro e le mura tardoantiche».
Il sindaco, Gabriele Spanghero, parla di un obiettivo centrato: «L’auspicio è che questa collaborazione possa proseguire nell’ottica di favorire lo sviluppo turistico».

Autore: Elisa Nichellut

Fonte: Messaggero Veneto 18 giu 2016

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