Un importante parco archeologico in terra di “Gomorra” minacciato dall’abusivismo, un villaggio preistorico dell’età del bronzo allagato dall’acqua di falda, un’antica città grande come Pompei ancora inesplorata, dove gli unici a scavare sono i tombaroli affiliati alla camorra, e ancora, preziose necropoli ricoperte da erbacce e moderne abitazioni realizzate in aderenza ai resti di antiche mura.
Sono solo alcune delle emergenze che coinvolgono piccoli e grandi testimonianze del passato, resti archeologici detti “minori” di cui è piena questa terra, la Campania, che gli antichi chiamavano Felix per la particolare abbondanza e ricchezza delle sue risorse.
Questo libro, pur non approfondendo le cause di un evidente dissesto circa i beni culturali di questa regione, intende offrire al lettore un’istantanea dei siti archeologici “minori” a rischio in Campania, così come appaiono durante gli anni dell’emergenza Pompei.
Un impegnativo lavoro editoriale nato a seguito di una forte passione, con l’obiettivo di contribuire a diffondere la conoscenza di preziose testimonianze del passato, spesso sconosciute ai non addetti ai lavori, da salvare e tutelare per le generazioni future.
Prefazione di Gian Antonio Stella.
Info:
Editore La Feltrinelli
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