Il legame dell’uomo con la pietra ha radici ataviche, che si esprimono con molteplici manifestazioni dall’alba dei tempi a oggi.
Questo libro, come avverte Fabrizio Diciotti nella prefazione, “riflette la perizia dello studioso nell’affrontare temi non di rado controversi, senza mai scivolare sulla facile onda del sensazionalismo o farsi irretire dalle ammalianti sirene della fanta-archeologia”.
Un viaggio affascinante, introdotto da alcuni capitoli sul megalitismo, le incisioni rupestri e i culti litici, per poi proseguire con approfondimenti monografici che analizzano il suolo italiano.
Un libro utile per chi intenda avvicinarsi a un ambito che non può essere solo ascritto all’archeologia, poiché in esso riverberano espressioni culturali comprese tra lo studio della preistoria e il druidismo, tra l’archeoastronomia e il folklore.
Massimo Centini, laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha lavorato con Università e Musei italiani e stranieri. Tra le attività più recenti: è stato consulente nella sezione “Arte etnografica” del Museo di Scienze Naturali di Bergamo; ha insegnato Antropologia Culturale all’Istituto di Design di Bolzano. Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino e presso il MUA, Movimento Universitario Altoatesino di Bolzano.
Info:
ISBN: 978-88-98862-10-8 – Prezzo: € 15,00, Pagine: 192
Per acquisto: http://www.yumebook.it/Un_Dio_di_pietra.html