In occasione delle opere ACEGAS-APS di adeguamento dell’impianto di pre-trattamento di Barcola, comportanti la sostituzione del tubo acqua che corre sotto viale Miramare, lo scavo di una trincea davanti al Circolo Canottieri Saturnia ha portato all’individuazione di una potente struttura sepolta in blocchi d’arenaria. ACEGAS-APS ha prontamente informato del rinvenimento la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia che ha richiesto alla Società ArcheoTest Srl un immediato intervento di verifica.
La collaborazione, instauratasi già da tempo tra ACEGAS-APS e la Soprintendenza, anche in occasione di scavi non programmati, ha consentito in questa occasione il recupero di una struttura archeologica scientificamente rilevante.
Le operazioni di scavo e documentazione, condotte tra il 16 e il 18 dicembre, hanno infatti permesso di aggiungere un altro importante tassello ai complessi orizzonti archeologici di Barcola.
La struttura è stata interpretata dagli archeologi come una sistemazione della linea di costa, con ogni probabilità da collegarsi al sistema delle ville romane di Barcola, individuate alla fine dell’Ottocento. Una di esse, oggetto di recenti scavi archeologici, si trova al di sotto dei fabbricati dell’Hotel Greif Maria Theresia; un’altra è situata poco più a Sud, al di sotto degli edifici e giardini che compongono l’isolato compreso tra via Bonafata, via del Boveto e viale Miramare; un’altra ancora è stata segnalata nell’area comprendente il palazzo in mattoni rossi sede dei Carabinieri e il suo giardino.
Tutte queste ville, sempre con ambienti monumentali, sistemi termali e pavimenti a mosaico, erano dotate di sistemi d’approdo e la struttura individuata, caratterizzata da grossi blocchi arrotondati dall’azione marina, permette di posizionare con ulteriore precisione l’andamento dell’antica fascia costiera.
Fonte: MiBAC, Soprintendenza Archeologica del FVG, 23 dic 2013