È nota l’importanza che i romani, per primi, diedero alle comunicazioni. I tracciati di alcune loro vie consolari non sono stati modificati dallo sviluppo di autostrade e superstrade ma fino al XVII secolo furono praticamente l’unica rete viaria veramente funzionale per i collegamenti della penisola. L’Appia, la più antica con il suo lungo percorso da Roma a Brindisi, era considerata la ‘Regina viarum’. La Cassia, la Flaminia, e la Salaria sono esempi di una tecnica costruttiva precisa che permise alle strade di durare secoli (strati regolari alternati di pietra e terra compressa; inoltre, mentre gli etruschi tendevano ad allungare il percorso per ottenere pendenze moderate, i romani costruivano tragitti più brevi nonostante pendenze più ripide).
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