Trovato un relitto di nave romana al largo d’Imperia nell’ambito dell’indagine Nemo sul trafugamento di reperti archeologici. I carabinieri della compagnia di Alassio (Savona) con i colleghi del Centro Carabinieri Subacquei di Genova hanno trovato una nave oneraria romana a circa 50 metri di profondita’ grazie a una carta nautica sequestrata a casa di uno dei nuovi indagati.
Gli investigatori avevano compreso, in base alle perizie dei funzionari della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Genova, che alcune anfore ritrovate nelle abitazioni dei tombaroli del mare non provenivano dai relitti censiti e conosciuti, per cui doveva esserci un’altra nave romana sconosciuta agli storici, inabissatasi nelle profondita’ delle acque liguri, presumibilmente nell’imperiese. Una carta nautica e un Gps marino rinvenuti a casa di un indagato che aveva trafugato quel tipo di anfore hanno permesso di ritrovare il punto nave dell’affondamento.
Il luogo in cui si trova il relitto era segnato sulla carta nautica con un cerchio rosso di fronte al porto d’Imperia, a circa un miglio e mezzo dalla costa, con scritto accanto “relitto storico”. Siccome non risultava dalle carte ufficiali la presenza di un relitto in quel punto, i carabinieri di Alassio hanno richiesto l’intervento dei sommozzatori del Centro Carabinieri Subacquei di Genova guidati dal Tenente Colonnello Francesco Schilardi che dopo alcuni giorni di ricerche in mare, anche con condizioni meteo-marine avverse, hanno trovato una nave oneraria romana.
Salgono pertanto a 28 gli indagati (oltre un arrestato) nell’ambito dell’operazione Nemo e Nemo 2, che ha permesso di scoprire un vero proprio traffico di reperti archeologici preziosissimi (anche di siti archeologici terrestri, come dimostrano gli oggetti ritrovati nelle ultime perquisizioni) con persone che erano in grado di restaurare i reperti danneggiati. Sono stati ritrovati anche volantini pubblicitari e prezziari degli oggetti sequestrati. Tra il materiale recuperato alcuni pezzi particolarmente pregiati come il gladio di un gladiatore romano, un anello romano con sigillo imperiale, un vaso greco a figure nere, monete romane e bizantine, oltre ad un’incredibile quantita’ e varieta’ di anfore. Gli investigatori, con l’aiuto dei sommozzatori del Centro Carabinieri Subacquei, sperano nel prossimo futuro di riuscire a trovare qualche altro relitto sconosciuto, analizzando altre carte nautiche sequestrate.
Fonte: http://www.meteoweb.eu , 12 ago 2013