Un gruppo di archeologi al lavoro nel nord della Grecia avrebbe scoperto la tomba di Alessandro Magno, re della Macedonia antica, conosciuto come uno dei sovrani più grandi di sempre. Alessandro morì a Babilonia, nell’antica Mesopotamia (oggi Iraq) in circostanze misteriose. Era il 323 a.C. Aveva 32 anni e aveva conquistato l’Egitto, la Persia e l’Asia, creando il più grande impero mai visto all’epoca.
Il presunto sepolcro è stato ritrovato nel sito di Anfipoli, seicento chilometri a nord di Atene. Alto tre metri e lunga 498 metri, il sepolcro a forma di piramide sarebbe una tomba reale macedone risalente al quarto secolo a.C. La costruzione è dieci volte più grande della tomba del padre di Alessandro, Filippo II di Macedonia.
Il capo archeologo, Aikaterini Peristeri, ha rivelato che la tomba contiene i resti di almeno un individuo importante, ma non ha escluso la possibilità che vi siano altri resti umani all’interno. Per questo si pensa anche alla moglie di Alessandro e al suo giovane figlio.
Il ministro della Cultura greco ha comunque frenato le rivelazioni almeno finché lo scavo non sarà completato: “I ritrovamenti di Anfipoli sono certamente importantissimi, ma prima che gli scavi siano completati, qualsiasi interpretazione o identificazione con importanti figure storiche è molto rischiosa e azzardata”. Gli scavi sono iniziati negli anni Sessanta., adesso completarli è la priorità.
Fonte: La Stampa.it, 24 ago 2013