Scavi archeologici nei locali di quello che fu un cinema del primo Novecento hanno messo alla luce in via Garibaldi 13 l’abside della scomparsa chiesa medievale dei Santi Simone e Giuda, esistente gia’ nel 1047, in rovina nel 1584 e convertita in edificio civile nel 1742.
La scoperta e’ avvenuta nel corso della ristrutturazione del piano terra dello stabile che dal 1907 al 1957 ospito’ il «Cinema Teatro Garibaldi».Acquistato dal «Centro Studi per la pace e la non violenza Sereno Regis», attivo dal 1982, a meta’ settembre diverra’ un spazio multimediale intitolato alla compianta Gabriella Poli, volontaria partigiana e prima donna capocronista della «Stampa», nota per il suo impegno pacifista. Ne danno l’annuncio il presidente del centro Nanni Saglio ed Elena Poli, sorella di Gabriella, che con generosita’ sostiene le opere progettate dallo studio «Dop Architetti». Non sono da poco. Sono condotte tramite una campagna di sottoscrizioni che hanno permesso l’acquisto del locale, la progettazione del centro e la campagna archeologica. Altri fondi si raccolgono per la ristrutturazione. E’ una gara di generosita’ che necessita di ogni aiuto possibile.
Intanto gli archeologi indagano il terreno sotto l’ex sala cinematografica. E’ un ambiente quasi quadrato, con pareti scandite da lesene, sotto una volta circolare a cassettoni, delineati da un intreccio di stucchi a rilievo. Gli scavi sono condotti dalle archeologhe Elisabetta Genta e Francesca Bosman, sotto egida della competente Soprintendenza , rappresentata dalle archeologhe Luisa Peyrani e Stefania Ratto. L’indagine e’ gia’ scesa nel terreno per un metro e mezzo di profondita’. Raggiunto lo strato medievale, ha rinvenuto i resti della chiesa dedicata all’apostolo Simone e all’apostolo Giuda, detto Taddeo, da non confondere con Iscariota. L’intervento ha messo a nudo un’ abside semicircolare, in ciottoli e malta, orientata verso Est. Il che suggerisce che la chiesa, forse a navata unica, avesse la facciata rivolta verso Ovest, dove oggi vi e’ la fuga di cortili di via Garibaldi 13. Le mappe d’epoca la indicano come un piccolo edificio, con portico, affiancato da un cimitero. Fu luogo di culto per quasi sette secoli.
La piu’ antica notizia documentata la fa risalire al 1047. Eretta a Parrocchia nel 1250, nel 1584 era in rovina.Luciano Tamburini, nel citarla nella sua storia delle chiese torinesi, la ricorda «col fonte battesimale costituito da una bacinella di coccio e i sacramenti amministrati ” summa cum indignitate”. Sul muro prospiciente l’altare era stata addirittura impiantata una latrina».
Tanto perduro’ finche’ nel 1625 vennero fatti alcuni restauri e vi si trasferi’ la Confraternita di San Maurizio, che vi costrui’ accanto un oratorio. Ma quando, verso il 1688, la Confraternita, smise di servirsene, la parrocchia decadde, finche’ fu trasferita il 4 marzo 1729 in Borgo Dora. La vecchia chiesa fu adibita nel 1742 a uso civile e scomparve dalla memoria urbana, fino al suo uso come cinematografo.
Ora avra’ nuova vita. Le sue vestigia verranno evidenziate da un pavimento in vetro e legno. Calde tinte calce valorizzeranno i rilievi delle pareti. Il locale ospitera’ cinema, arti visive, musica, teatro, mostre per promuovere la nonviolenza. Per l’inaugurazione il «Centro Studi Sereno Regis» intende invitare la premio Nobel per la Pace Mairead Maguire.
Autore: Maurizio Lupo
Fonte: La Stampa.it, 19 giugno 2013