Etruscanning 3D è un progetto europeo (Framework Culture 2007) per la sperimentazione di tecnologie digitali innovative per documentare e raccontare la cultura etrusca.
Durata 2011-2013.
Partner sono l’Allard Pierson Museum (il muse archaeologico dell’Università di Amsterdam) di Amsterdam, il National Museum for Antiquities di Leiden,il Gallo-Roman Museum di Tongeren in Belgio, il CNR-ITABC di Rome e la società Visual Dimension a Ename in Belgio.
Partner associati: i Musei Vaticani e la Soprintendenza Archeologica dell’Etruria Meridionale.
Al progetto ha dato il proprio apporto scientifico anche il CNR ISCIMA.
E.V.O.CA. ha collaborato allo sviluppo software.
Il prossimo 4 aprile 2013 sarà presentata ed inaugurata presso i Musei Vaticani l’installazione di realtà virtuale ideata e sviluppata dal CNR ITABC in collaborazione con gli altri partner dedicata alla ricostruzione virtuale della famosa tomba Regolini Galassi di Cerveteri (necropoli del Sorbo), scoperta, ancora intatta nel 1836. Al suo interno sono stati ricollocati virtualmente gli oggetti dello straordinario corredo funerario oggi conservati presso il Museo Gregoriano Etrusco dei Musei Vaticani e che fanno di questa tomba una delle più famose del periodo orientalizzante etrusco.
La tomba, acquisita con laser scanner, è stata ricostruita in 3D come doveva probabilmente essere in età etrusca (metà del VII sec. a. C.) subito dopo la sua chiusura, o almeno come gli studiosi della metà dell’ottocento la documentarono al momento della sua scoperta e ce la trasmisero, ma anche alla luce dei più recenti studi scientifici.
A tal fine anche gli oggetti conservati ai Musei Vatican sono stati ricostruiti in 3D attraverso tecniche di fotogrammetria e computer grafica.
L’elemento più innovativo dell’applicazione è il paradigma di interazione, basato sull’uso di interfacce di interazione naturale. Il pubblico ha la possibilità di esplorare lo spazio virtualmente ricostruito, di avvicinarsi agli oggetti, carichi di significati simbolici, di toccarli ed ascoltare le narrazione dei defunti, personaggi di alto rango, a cui tale inestimabile corredo fu dedicato. Tutto questo senza usare joystick,mouse, tastiere o console ma con il solo movimento del corpo, muovendosi nello spazio antistante la proiezione, nel modo più semplice e naturale.
La grande proiezione, la narrazione evocativa in prima persona, l’uso delle luci che rivelano gli oggetti man mano che lo spazio viene penetrato nella sua profondità, le musiche ed i suoni composti appositamente per questa applicazione, il coinvolgimento corporeo dell’utente producono un’impressione di forte immersività sensoriale.
L’applicazione è pioneristica nel suo genere e segna un impostante avanzamento nel campo delle interfacce di interazione all’interno di ambienti di realtà virtuale, un ambito particolarmente promettente per la comunicazione museale.
Ha vinto il 1° Award in occasione della mostra di archeologia virtuale internazionale “Archeovirtual” organizzata a Paestum nel novembre 2012, tale riconoscimento le è stato conferito sia da un comitato scientifico internazionale che dal pubblico.
Contatti:
Eva Pietroni, responsabile scientifico dell’applicazione di realtà virtuale, CNR ITABC – eva.pietroni@itabc.cnr.it
Vai al video: http://vimeo.com/61799751