Trecento reperti di età romano-imperiale databili tra il II e il V secolo dopo Cristo, tra cui un busto dell’imperatore Gallieno e un frammento di rilievo con Enea in fuga da Troia, costituiscono la collezione del Museo Archeologico appena inaugurato a Roma, in Piazza Venezia. Si tratta dei ritrovamenti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi delle fondamenta della storica sede della compagnia assicurativa Generali, che ha voluto renderli visibili al pubblico e ha perciò deciso di riunirli in un museo, anche per contribuire, insieme all’apparato documentale e iconografico raccolto, a ricostruire lo sviluppo storico complessivo della zona situata tra il Campidoglio, via dei Fori Imperiali e il Colosseo, che è stata nei secoli uno dei punti nevralgici della città.
Il museo, che è visitabile su appuntamento ed è ospitato al secondo piano di Palazzo Torlonia, sede romana delle Generali dai primi del Novecento, dà così un ordine sistematico ai reperti recuperati in quest’area, vicino alle strutture di un edificio di età romana, tra il 1902 e il 1904, quando, sotto la direzione di Giuseppe Gatti, allora Direttore dell’Ufficio Scavi e Scoperte di antichità in Roma e suburbio, la piazza fu trasformata per accogliere il Monumento a Vittorio Emanuele II.
Autore: Nicoletta Speltra
Fonte: http://www.arte.it, 09 dic 2012