Due distinte opere rilegate in due volumi di cm. 28. Bella legatura ottocentesca in mezza perg. con punte; titoli su doppio tass. e fregi in oro al dorso, carta marm. ai piatti. Traccia di antichi timbretti. Fioriture sparse, qualche carta brunita, sporadici e marginali aloni. Esemplare nel complesso ben conservato.
Stanislao Bardetti (1688-1767), teologo e storico di origini piacentine, è considerato modenese d’adozione. Così la voce B. (Dizionario Biografico degli italiani, vol. VI) a proposito di queste opere: “Gli studi sugli antichi italici, cui il B. aveva atteso per lunghi anni, videro la luce, ad opera di volenterosi editori, solo dopo la sua morte: De, primi abitatori dell’Italia, Modena 1769; Della lingua de’ primi abitatori dell’Italia, ibid. 1772.
In contrasto con il Maffei e A. S. Mazzocchi che ritenevano preliminare a qualsiasi indagine storica sull’origine dei popoli antichi l’esame accurato delle testimonianze superstiti della loro lingua, il B. credeva che l’indagine propriamente storica dovesse precedere quella linguistica. E, secondo il B., dall’indagine storica sui primitivi abitatori dell’Italia, da lui abitualmente chiamati “Circumpadani”, risultava che i più antichi tra essi erano i Liguri e gli Umbri (di stirpe celtica) e i Taurisci (di stirpe germanica); di origine ligustica sarebbero stati poi i Siculi e gli Aborigines, mentre gli Umbri dell’età storica sarebbero discesi dagli Isumbri o Isombri stanziati presso il Lario; di origine umbra erano infine da considerarsi anche gli Aurunci”.
In Modena, presso la Società Tipografica, 1772. Pp. xxiv, 379 (1).
Entrambe le opere in edizione originale. Cfr. Iccu; Lozzi, I, 24; Platneriana, p. 165; Brunet, I, 653. (C14).
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