A vent’anni dalla Convenzione di Malta sulla protezione del patrimonio archeologico, il ruolo dell’archeologia preventiva ha conosciuto un enorme sviluppo sia sul piano metodologico che per quanto riguarda l’evoluzione delle normative in ambito europeo.
L’attuale fase storica che vede i paesi europei confrontarsi con una pesante fase recessiva, ma, al tempo stesso, rilanciare in maniera generalizzata le grandi operazioni di infrastrutturazione destinate ad avere un forte impatto sul patrimonio archeologico, amplifica problemi latenti per quanto riguarda l’efficacia dei diversi sistemi di tutela e il ruolo professionale dell’archeologo. Il progetto europeo ACE – Archaeology in Contemporary Europe, ha analizzato nel suo percorso di ricerca le diverse esperienze compiute nel settore dell’archeologia preventiva dai diversi paesi europei.
Il convegno, organizzato da IBC ed INRAP, vent’anni dopo Malta e a quarant’anni dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, si propone un confronto fra alcune di queste esperienze, per verificare se e come, pur nella diversità dei contesti istituzionali e sociali, sia possibile trovare comuni strumenti per affrontare le nuove sfide che si pongono a chi si occupa della tutela e dello studio del patrimonio archeologico.
L’attuale fase storica che vede i paesi europei confrontarsi con una pesante fase recessiva, ma, al tempo stesso, rilanciare in maniera generalizzata le grandi operazioni di infrastrutturazione destinate ad avere un forte impatto sul patrimonio archeologico, amplifica problemi latenti per quanto riguarda l’efficacia dei diversi sistemi di tutela e il ruolo professionale dell’archeologo. Il progetto europeo ACE – Archaeology in Contemporary Europe, ha analizzato nel suo percorso di ricerca le diverse esperienze compiute nel settore dell’archeologia preventiva dai diversi paesi europei.
Il convegno, organizzato da IBC ed INRAP, vent’anni dopo Malta e a quarant’anni dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, si propone un confronto fra alcune di queste esperienze, per verificare se e come, pur nella diversità dei contesti istituzionali e sociali, sia possibile trovare comuni strumenti per affrontare le nuove sfide che si pongono a chi si occupa della tutela e dello studio del patrimonio archeologico.
Info:
Roma, 19 ottobre 2012, École Française de Rome Piazza Navona 62.
In allegato, il programma, vai >>>
Fonte: www.archeologiamedievale.it, 28 set 2012