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ALTILIA-SEPINO (CB). Corriere della Sera in difesa dell’area archeologica.

Nell’edizione del 22 luglio, in un articolo a firma di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, il CORRIERE DELLA SERA, si schiera in difesa dell’area archeologica di Saepinum-Altilia, sollecitando accertamenti sul progetto di installazione di 16 pale eoliche alte più del Pirellone, e mobilitandosi a salvaguardia della  “Piccola Pompei del Molise”.
Il contenzioso in corso vede coinvolta la Procura della Repubblica di Campobasso, la Sezione della Corte dei Conti del Molise, il Ministero dei Beni Culturali, la Regione, le comunità locali e la società proponente che in più occasioni si è vista riconoscere le proprie ragioni dal Consiglio di Stato.
Al di là degli aspetti giudiziari, amministrativi e contabili, che saranno trattati nelle sedi preposte, l’appello del Corriere della Sera, merita di essere raccolto e rilanciato per l’elevato valore storico della città sannitico-romana del IV° Secolo A.C. giunta in buone condizioni fino ai nostri giorni quale rara testimonianza archeologica ed architettonica salvaguardata dai pastori e dai contadini. Non vorrei che 24 secoli di tutela esercitata da modesti allevatori del posto venisse vanificat dalle classi dirigenti moderne che operano in un sistema costituzionale in cui all’art. 9 è sancita la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale. I beni pubblici di inestimabile valore non possono essere equiparati all’attività economica privata come ha recentemente ribadito la Corte Costituzionale nella sentenza in difesa dell’acqua e dei servizi pubblici essenziali.
La Regione Molise, la Provincia di Campobasso, i Comuni della Valle del Tammaro, il Ministero dei Beni Culturali, l’Ufficio Territoriale del Governo e le associazioni ambientaliste, agricole, sindacali, culturali e sociali molisane, raccolgano l’appello del Corriere della Sera e si impegnino per la valorizzazione di Saepinum-Altilia.

Autore: Michele Petraroja

Fonte: Informamolise.com, 23/07/2012

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