L’annuale campagna di scavi archeologici che dal 2004 l’Università Ca’ Foscari di Venezia, concessionaria di scavo, conduce sul relitto del bringantino Mercure al largo di Punta Tagliamento è a rischio. La mancanza di finanziamenti per le ricerche in mare e per il restauro dei reperti stanno infatti compromettendo anche questo progetto scientifico malgrado quest’anno si commemorino i 200 anni dalla battaglia in mare in cui la nave venne affondata da un’imbarcazione inglese.
Lo studio dei materiali sta intanto riservando interessanti sorprese specialmente per quel che riguarda le tecniche costruttive navali dell’epoca napoleonica. L’indagine archeologica, quali le numerose analisi scientifiche sul legno, sui metalli e sul cordame, infatti sta dimostrando la sua superiorità sulle conoscenze storiche della tecnica navale di questo periodo.
Ma questo scavo è stato per anni anche una rara occasione per gli studenti dell’ateneo veneziano e per studenti di altri atenei, anche esteri, per formarsi nel campo dell’archeologia marittima.
In questo periodo il Dipartimento di Studi Umanistici in collaborazione con quello di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’UNiversità Ca’ Foscari di Venezia sta lavorando anche sul restauro dei materiali e sta programmando una grande mostra che si terrà probabilmente a Venezia grazie alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, competente per zona.
Lo studio dei materiali sta intanto riservando interessanti sorprese specialmente per quel che riguarda le tecniche costruttive navali dell’epoca napoleonica. L’indagine archeologica, quali le numerose analisi scientifiche sul legno, sui metalli e sul cordame, infatti sta dimostrando la sua superiorità sulle conoscenze storiche della tecnica navale di questo periodo.
Ma questo scavo è stato per anni anche una rara occasione per gli studenti dell’ateneo veneziano e per studenti di altri atenei, anche esteri, per formarsi nel campo dell’archeologia marittima.
In questo periodo il Dipartimento di Studi Umanistici in collaborazione con quello di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’UNiversità Ca’ Foscari di Venezia sta lavorando anche sul restauro dei materiali e sta programmando una grande mostra che si terrà probabilmente a Venezia grazie alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, competente per zona.
Fonte: Carlo Beltrame, Dipartimento di Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia – Dorsoduro 3484/D 30123 Venezia
E-mail: beltrame@unive.it – http://lettere2.unive.it/beltrame/archeologiamarittima
tel. 3381221017