O Signore, mostra tu l’ordine linguistico dentro AB ZU, scritto ZU AB, il caos sumero di dei-demoni, KA US “anima fine”!
Tu, Gesù, sei Luce, LUsoggetto GH [4], sulla “vita-morte” ES in US “morte”.
Il dizionario Halloran [5] offre i lemmi esatti da metter in ordine, ordine, UR EDIN.
ANTASUBBA, il tuo avversario BA BU SAT AN, ha fatto perdere la conoscenza ZU [6] saggezza AB [7].
zurzub(2) , ursub (2), urrub (2)
a container provided with teat-shaped protuberances (zur4, ‘to spout, flow’, + sub, ‘to suckle’; Akk. sursuppu, ursuppu, hurhuppu).
Io leggo Bosor su ursub secondo UR SUB come BA BU SAT AN esce dal demone ANTASUBBA.
L’asina di Balaam di Bosòr della seconda lettera scritta da Pietro mi guida già da tanto tempo. Di lassù, Pietro mi aiuta ancòra:
Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno, serbandoli per il giudizio; 2, 4 in BUZ ZUR, BU ZUR
puzur(2, 4, 5), buzur(2, 4, 5)
safety, security, secret, mystery; a merchandise tax (loan from Akk. puzru (m.) ‘conceivement’).
Il demone delle miniere profonde BU ZUR è il posto destino di coloro che
Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balam di Bosòr, che amò un salario di iniquità, ma fu ripreso per la sua malvagità: un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta. 2, 15.
BU è conoscenza [8]. UB è Cielo.
ZUR è sacrificio, offerta, preghiera [9].
Signore, Dio della Gioia, io ti ringrazio del tuo Santo Spirito e della tua Gloria!
TAR
Ordine linguistico in ABZU concentra l’attenzione sul sintagma [10] linguistico ed usa la Seconda lettera di Pietro a comprova storica del fatto che al suo tempo Bosòr era rimasto nella memoria ebraica della Bibbia dal sumero parlato, scritto ursub (2) [11]
Ordine linguistico in ABZU sarà il gruppo minimo di elementi significativi dal quale parto per illustrare quanto ho acquisito, mentre SARà è in obiettivo [12].
TAR, interruzione, è il momento tra era e sarà; il momento in cui scrivo collocato tra tutto ciò che è stato e tutto ciò che sarà, ovvero, per dirla col tempo visto da sant’Agostino: l’attimo che ci collega all’infinito, a Dio. TAR è tra.
tar
v., to cut; to separate; to distinguish; to decide; to determine; to inquire; to smoke; to cut off, break off, destroy, terminate (cf. kud, kur5, ku5) (ta ‘from’, + ur4, ‘to shear, reap’; cf. dar, nam.tar, and en3.tar) [TAR archaic frequency: 56, concatenates 2 sign variants]. [13]
Questo lemma, connotato in modo enciclopedico, rende l’idea di dodici anni a tempo pieno da me impiegati su AN Cielo TAR interruzione [14] ISH vita in Terra.:
– tagliare, separare, distinguere, discernere, decidere, determinare, inquisire, fumare, tagliar fuori, romper e gettare, distruggere, terminare – sono verbi del TAR.
TAR come battito del cuore, cor latino, KUR sumero, introduce a cro-nos, Crono, il dio del tempo, a cro-cos, il giovane trasformato in zafferano selvatico.
Continuando a battere, il TA “luogo” diventa TAR [15] e mettendo -R intra, dentro, diventa da IN TAR intra.Io intrattengo nel TAR.
KU, un battito di tamburo, continuando a battere, è KUR ed è E KU, eco, “casa del KU”. Se “distinguo l’immagine di morte”, NUS, è KU, NUSKU, nosco, con la luce G, gnosco, ripetuta in cognosco, e finalmente distinguo, sicuro di cominciar a riconoscere.
KUR porta l’inglese in cross, croce. Infatti, Halloran non è preciso altrettanto nei rinvii (cf. kud, kur5, ku5).
Note:
—————————————————————————————————–
[1] On line su http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article27569 con 37 accessi alle 16,30.
[2] Non pubblicato.
[3] On line su http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article27569 con 37 accessi alle 16,30.
[4] Lux latina.
[5] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006.
[6] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 316.
[7] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 12.
[8] bu (-bu) -i, n. knowledge, awareness; shoot, scion, offspring (Akk. Edutu; nipru). John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 34.
[9] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 318.
[10] “Gruppo minimo di elementi significativi che forma l’unità base della struttura sintattica di una frase.” Lo Zingarelli ’98.
[11] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 318.
[12] in EN ME SARRA.
[13] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 274.
[14] TAR < -ta-ra- ablative case prefix, in Halloran: 272.
[15] Alfred KALLIR, Segno e disegno, psicogenesi dell’alfabeto, 1994 Milano, Spirali/Vel: 434. “Il suono r è unico a non essere mai pronunciato isolatamente. Dicendo r, in realtà, proferiamo una serie di r. Possiamo scrivere una r singola (pars pro toto), ma non pronunciarla: il suono è un “plurale tantum fonetico” – di fatto il solo.
Autore: Carlo Forin – carlo.forin1@virgilio.it