Desta emozione fra gli archeologi in Israele la scoperta di un sigillo in creta di circa 2.700 anni fa che menziona la località di Betlemme. Lo ha riferito radio Gerusalemme secondo cui si tratta del più antico reperto archeologico relativo a Betlemme recuperato finora.
La scoperta, ha aggiunto l’emittente, è avvenuta nella cosiddetta ‘Cittadella di re David’: un parco archeologico che si estende a ridosso delle Mura della Città vecchia di Gerusalemme, nel rione prevalentemente arabo di Silwan.
Il frammento del sigillo ha un diametro di un centimetro e mezzo. Su di esso compare un testo su tre righe, in ebraico arcaico. Nella parte centrale i ricercatori hanno decifrato le parole: ‘Beit Lehem’, ossia Betlemme. Si presume che sia stato utilizzato per sigillare un documento di carattere fiscale del regno di Giudea, inoltrato da Betlemme alla vicina Gerusalemme.
La scoperta, ha aggiunto l’emittente, è avvenuta nella cosiddetta ‘Cittadella di re David’: un parco archeologico che si estende a ridosso delle Mura della Città vecchia di Gerusalemme, nel rione prevalentemente arabo di Silwan.
Il frammento del sigillo ha un diametro di un centimetro e mezzo. Su di esso compare un testo su tre righe, in ebraico arcaico. Nella parte centrale i ricercatori hanno decifrato le parole: ‘Beit Lehem’, ossia Betlemme. Si presume che sia stato utilizzato per sigillare un documento di carattere fiscale del regno di Giudea, inoltrato da Betlemme alla vicina Gerusalemme.
Fonte: ANSAmed, 23-05-2012