È un viaggio all’indietro nel tempo. Comincia davanti alla cattedrale, in Piazza Vecchia, si scendono alcuni gradini, ci si trova sotto il pavimento della chiesa seicentesca, gli archeologi sono al lavoro, recuperano i manufatti che testimoniano il percorso della storia.
Emergono la strada romana, le domus, i mosaici, le colonne della basilica paleocristiana. I lavori sotto il Duomo sono cominciati diversi anni fa per una necessità di consolidamento della struttura. Dice monsignor Alberto Carrara, delegato vescovile per la Cultura: «I lavori furono decisi dal vescovo Roberto Amadei. Quando ci si rese conto delle testimonianze che erano celate nel sottosuolo, monsignor Amadei decise di andare avanti, consapevole di affrontare un impegno molto gravoso».
Sotto la Cattedrale è apparso un pezzo della città romana. L’occhio vaga fra le pietre, si riconoscono i muri, gli ambienti di antiche domus. Le archeologhe Mariella Fortunati e Emanuela Daffra della Sovrintendenza spiegano: «Questo sito archeologico ha un valore inestimabile. Scavando abbiamo incontrato i diversi strati, abbiamo scoperto i diversi livelli della città romana, il primo insediamento sacro, quello della basilica paleocristiana».
«Se ne sospettava l’esistenza, ma mai si sarebbe pensato a una basilica di queste dimensioni, forse addirittura superiori a quelle della cattedrale attuale. Abbiamo potuto appurare che la basilica paleocristiana, del V secolo, venne costruita sopra alcune importanti case romane stravolgendo l’impianto della città, il suo tradizionale assetto orientato su cardo e decumano. Per realizzare un intervento di tale impatto la presenza cristiana doveva essere molto potente e voleva caratterizzare addirittura l’aspetto della città».
Emergono la strada romana, le domus, i mosaici, le colonne della basilica paleocristiana. I lavori sotto il Duomo sono cominciati diversi anni fa per una necessità di consolidamento della struttura. Dice monsignor Alberto Carrara, delegato vescovile per la Cultura: «I lavori furono decisi dal vescovo Roberto Amadei. Quando ci si rese conto delle testimonianze che erano celate nel sottosuolo, monsignor Amadei decise di andare avanti, consapevole di affrontare un impegno molto gravoso».
Sotto la Cattedrale è apparso un pezzo della città romana. L’occhio vaga fra le pietre, si riconoscono i muri, gli ambienti di antiche domus. Le archeologhe Mariella Fortunati e Emanuela Daffra della Sovrintendenza spiegano: «Questo sito archeologico ha un valore inestimabile. Scavando abbiamo incontrato i diversi strati, abbiamo scoperto i diversi livelli della città romana, il primo insediamento sacro, quello della basilica paleocristiana».«Se ne sospettava l’esistenza, ma mai si sarebbe pensato a una basilica di queste dimensioni, forse addirittura superiori a quelle della cattedrale attuale. Abbiamo potuto appurare che la basilica paleocristiana, del V secolo, venne costruita sopra alcune importanti case romane stravolgendo l’impianto della città, il suo tradizionale assetto orientato su cardo e decumano. Per realizzare un intervento di tale impatto la presenza cristiana doveva essere molto potente e voleva caratterizzare addirittura l’aspetto della città».
Fonte: www.ecodibergamo.it, 03-02-2012