Una grotta risalente all’era preistorica e protostorica è stata scoperta l’estate scorsa nelle montagne di Monte Sant’Angelo e resa nota ieri dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia.
Una scoperta fatta per caso ma – hanno sottolineato gli esperti – di estrema importanza per l’archeologia della Puglia e del Gargano.
“Il sito è di notevole rilievo per la comunità garganica – dice a Stato il Comandante del CTA-CF dr. Cosimo Chiumento – Crediamo di aver individuato – con la visione della Soprintendenza – degli oggetti catalogabili in diverse epoche temporali, dall’età del Bronzo e della Pietra alla fase neolitica. Abbiamo deciso di preservare questi oggetti, avendo avuto indizi che la zona fosse stata già attraversata da terzi”.
Una scoperta fatta per caso ma – hanno sottolineato gli esperti – di estrema importanza per l’archeologia della Puglia e del Gargano.
“Il sito è di notevole rilievo per la comunità garganica – dice a Stato il Comandante del CTA-CF dr. Cosimo Chiumento – Crediamo di aver individuato – con la visione della Soprintendenza – degli oggetti catalogabili in diverse epoche temporali, dall’età del Bronzo e della Pietra alla fase neolitica. Abbiamo deciso di preservare questi oggetti, avendo avuto indizi che la zona fosse stata già attraversata da terzi”.
![archeologia_scoperta_monte3](https://www.archeomedia.net/wp-content/uploads/2011/12/archeologia_scoperta_monte3.jpg)
Per la catalogazione dei beni, come emerso durante la conferenza stampa, è stato previsto un finanziamento del Parco del Gargano.
La stessa Soprintendenza, durante la conferenza stampa, ha rimarcato: “Il territorio di Monte Sant’Angelo non è solo il Santuario di San Michele. La speranza è quella che questo sito venga presto tutelato e valorizzato per quanto vale, come gli altri presenti nel territorio”.
Fonte: Il Diario Montanaro.it, 24/12/2011