Archeologia e petrolio, un connubio collaudato in Basilicata per il recupero, il restauro e la valorizzazione della villa romana di Marsicovetere, in provincia di Potenza.
La costruzione, risalente tra il I secolo avanti Cristo ed il I secolo dopo Cristo, e’ appartenuta alla ricca e potente famiglia dei Bruttii Praesentes, a cui e’ appartenuta l’imperatrice Bruttia Crispina, moglie di Commodo.
Sommersa sotto due metri di detriti, la villa e’ venuta alla luce durante i lavori di realizzazione dell’oleodotto Eni-Shell che collega il centro oli della Val d’Agri.
Per recuperare i resti archeologici, considerata l’impossibilita’ a individuare un tracciato alternativo, le compagnie petrolifere hanno realizzato un micro tunnel di 80 metri a 12 metri di profondita’, senza intaccare minimamente l’area archeologica, che si estende su circa 2.300 metri quadrati.
“Crediamo – ha spiegato l’ingegnere Enrico Cingolani, executive vicepresident Eni E&P – che questo sia un esempio di integrazione tra business e territorio. Ambiente, sicurezza e sviluppo sono al centro del modello Val d’Agri che noi esportiamo nel mondo. Dalla collaborazione tra Eni-Shell e la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata e’ nato, poi, un protocollo d’intesa firmato oggi nel museo archeologico di Grumento Nova per il recupero e la fruizione della villa”.
Circa tre milioni di euro saranno a disposizione del ministero per i Beni culturali, che serviranno a ripulire l’area archeologica ed a ricostruire parti della villa romana attraverso una tecnica innovativa che sposa strutture e materiali originari con ologrammi e proiezioni.
La villa romana della famiglia Bruttii, inaugurata oggi, dopo un primo lavoro di scavo, e’ ritenuta di interesse nazionale ed e’ situata in un territorio ricco di testimonianze del neolitico e dell’eta’ del bronzo.
I lavori dureranno circa tre anni e permetteranno di sperimentare la compatibilita’ fra tutela, valorizzazione e crescita del territorio, come quello dell’alta Valle dell’Agri, dalle enormi potenzialita’ ambientali e turistiche, e la realizzazione di opere strategiche per l’economia del paese.
“E’ questa – ha sottolineato il direttore della direzione beni culturali della Basilicata, Attilio Maurano – un bell’esempio di collaborazione fra pubblico e privato. Le risorse messe a disposizione dall’Eni le useremo nel nostro progetto per assicurare qualita’, economicita’ e risultati. La villa romana di Marsicovetere e’ un esempio del grande patrimonio storico-archeologico che la Basilicata puo’ utilizzare per la sua crescita culturale ed economica”.
La costruzione, risalente tra il I secolo avanti Cristo ed il I secolo dopo Cristo, e’ appartenuta alla ricca e potente famiglia dei Bruttii Praesentes, a cui e’ appartenuta l’imperatrice Bruttia Crispina, moglie di Commodo.
Sommersa sotto due metri di detriti, la villa e’ venuta alla luce durante i lavori di realizzazione dell’oleodotto Eni-Shell che collega il centro oli della Val d’Agri.
Per recuperare i resti archeologici, considerata l’impossibilita’ a individuare un tracciato alternativo, le compagnie petrolifere hanno realizzato un micro tunnel di 80 metri a 12 metri di profondita’, senza intaccare minimamente l’area archeologica, che si estende su circa 2.300 metri quadrati.
“Crediamo – ha spiegato l’ingegnere Enrico Cingolani, executive vicepresident Eni E&P – che questo sia un esempio di integrazione tra business e territorio. Ambiente, sicurezza e sviluppo sono al centro del modello Val d’Agri che noi esportiamo nel mondo. Dalla collaborazione tra Eni-Shell e la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata e’ nato, poi, un protocollo d’intesa firmato oggi nel museo archeologico di Grumento Nova per il recupero e la fruizione della villa”.
Circa tre milioni di euro saranno a disposizione del ministero per i Beni culturali, che serviranno a ripulire l’area archeologica ed a ricostruire parti della villa romana attraverso una tecnica innovativa che sposa strutture e materiali originari con ologrammi e proiezioni.
La villa romana della famiglia Bruttii, inaugurata oggi, dopo un primo lavoro di scavo, e’ ritenuta di interesse nazionale ed e’ situata in un territorio ricco di testimonianze del neolitico e dell’eta’ del bronzo.
I lavori dureranno circa tre anni e permetteranno di sperimentare la compatibilita’ fra tutela, valorizzazione e crescita del territorio, come quello dell’alta Valle dell’Agri, dalle enormi potenzialita’ ambientali e turistiche, e la realizzazione di opere strategiche per l’economia del paese.
“E’ questa – ha sottolineato il direttore della direzione beni culturali della Basilicata, Attilio Maurano – un bell’esempio di collaborazione fra pubblico e privato. Le risorse messe a disposizione dall’Eni le useremo nel nostro progetto per assicurare qualita’, economicita’ e risultati. La villa romana di Marsicovetere e’ un esempio del grande patrimonio storico-archeologico che la Basilicata puo’ utilizzare per la sua crescita culturale ed economica”.
Fonte: AGI, 18/10/2011