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TERLANO (Bz). Emersi reperti archeologici importanti.

I lavori di sbancamento condotti, sotto la sorveglianza archeologica, nelle immediate vicinanze della chiesa parrocchiale di Terlano hanno portato alla luce delle evidenze archeologiche di particolare interesse.
I ritrovamenti più antichi risalgono all’epoca romana, precisamente ai primi secoli d.C. Si tratta di un edificio dotato di ipocausto, un impianto di riscaldamento a pavimento. Di questo impianto si sono conservati i piccoli pilastri, tra i quali circolava l’aria calda.
Pochi secoli più tardi, nel IV secolo, in quest’area sono state deposte delle sepolture. Le tombe contenevano corredi, oggetti di vita quotidiana, sistemati nella tomba insieme al defunto per il suo viaggio nell’aldilà. Due sepolture contenevano ciascuna due vasi, uno per i cibi, l’altro per  le bevande. Degni di particolare attenzione sono tre recipienti in pietra ollare in buono stato di conservazione.
L’’area venne frequentata per un periodo molto lungo a scopo sepolcrale: nel primo Medioevo (V – VII secolo d.C.) furono deposte delle sepolture all’interno dell’edificio romano ormai caduto in rovina. Si tratta di un fenomeno ampiamente documentato nel primo Medioevo. E’ stato inoltre possibile individuare delle sepolture anche nell’area restante del cantiere.
Il ritrovamento più significativo e straordinario è stato effettuato nel settore settentrionale dello sbancamento. Sono state portate alla luce le fondamenta di un muro a calce di forma circolare. La struttura ha un diametro di circa 10 m. Al centro di questa costruzione si trova una vasca infossata nel terreno, costituita da tegoloni romani e pietre.
La vasca misura 160 x 100 cm. All’interno della struttura infossata, sul fondo, si trovava una massiccia lastra di pietra in calcare ammonitico, di provenienza trentina. Si può quindi ipotizzare che originariamente la struttura fosse rivestita da lastre di pietra. In un momento successivo, nel Medioevo, è stata depredata, probabilmente per recuperare le preziose lastre. I frammenti di piombo rinvenuti nei dintorni testimoniano che le lastre erano isolate con piombo e quindi potevano servire per contenere acqua.
L’interpretazione più verosimile, anche se per il momento non ancora sicura, è che potesse trattarsi di un battistero paleocristiano con vasca battesimale. Non si può d’altra parte escludere a priori, che fosse una costruzione funeraria monumentale di epoca romana, anche se pochi sono gli indizi a sostegno di tale ipotesi. Si tratta in ogni caso di un ritrovamento eccezionale non solo per il paese di Terlano ma per la storia dell’intero Alto Adige, dove finora non sono documentate strutture di questo tipo.
La prosecuzione dello scavo, possibile solo a lavori edili ultimati, potrà forse fornire una risposta a questo avvincente interrogativo. I proprietari del fondo interessati ad una prosecuzione rapida dei lavori edili hanno rinunciato sia per questo motivo ma anche in vista di una conservazione della struttura stessa alla realizzazione di due garage. Gli scavi sono stati effettuati dalla ditta di scavi archeologici ASAR, di Gino Bombonato, sotto la direzione dell’Ufficio beni archeologici.

Autore: Catrin Marzoli

Fonte: www.provinz.bz.it, 5-09-2011

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